“Vettel, nessuno vorrebbe essere nella sua posizione”: parla l’ex compagno

Che per Sebastian Vettel il momento sia pessimo è evidente, considerati i risultati suoi personali e quelli della Ferrari.

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La targa di miglior pilota in corsa durante l’ultimo gran premio a Barcellona non basta certo a indorare la pillola .

Vettel e Webber, un rapporto competitivo

Di Sebastian Vettel, negli ultimi giorni, ha parlato anche il suo ex compagno di scuderia alla Red Bull Mark Webber. I due hanno condiviso una delle stagioni più vincenti e controverse della scuderia austriaca, prima che il tedesco passasse alla Ferrari. Vettel vinse il mondiale ma le polemiche non mancarono e i suoi rapporti con Webber peggiorarono dopo ogni gran premio.

Webber, in passato molto critico con Vettel in più di un’occasione, stavolta prende le difese dell’ex compagno di squadra: “La sua è una posizione molto delicata, fastidiosa e antipatica – dice l’australiano – nessuno vorrebbe trovarsi in una situazione come la sua, quando la macchina va male, non ha prospettive e in più tu sei quello di troppo, quello che tanto se ne dovrà andare alla fine della stagione. Ma conosco troppo bene Sebastian Vettel per dire che non ha stimoli. Per lui anche se le distrazioni sono tantissime e se le voci sicuramente lo infastidiscono molto, c’è una questione di amor proprio che va al di là di tutto. Il suo battibecco con i box a proposito della gestione delle gomme durante l’ultimo gran premio lo testimonia perfettamente. A Vettel perdere non piace e ma soprattutto detesta fare brutte figure”.

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La controversia e le discussioni

Webber e Vettel sono famosi per l’incidente soprannominato “Multi-21” quando in Malesia, sette anni fa, le due auto stavano dominando il Gran Premio e dai box arrivò chiaro l’ordine di scuderia di mantenere la situazione in corso, con l’australiano davanti al tedesco. A Vettel però la cosa non andò bene e scavalcando la decisione della scuderia operò un sorpasso che Webber subì con molta sorpresa ma non senza discussioni roventi all’arrivo.

Con quella vittoria Vettel si isolò al comando della classifica mondiale, che poi vinse. Ma Webber la prese malissimo. Ci furono molte polemiche, si parlò anche di sanzioni e squalifiche per il tedesco mentre Helmut Marko, dopo avere convocato i piloti in una riunione di due ore, dichiarò che ci fu un problema di comunicazione tra team e piloti.

Il caso Multi-21

I rapporti tra i due rimasero molto tesi senza mai risolversi completamente. Oggi, nel momento di difficoltà, Webber tende una mano all’ex compagno: “In quell’occasione sono convinto che le sue scuse alla fine della gara fossero sincere. A pensarci bene, quando l’ho visto attaccare forse avrei dovuto rispondere per le rime e sarebbe stato un finale epocale, qualcosa per cui saremmo restati nella storia. Purtroppo però, agli archivi, è rimasta solo la polemica di quel Multi-21, il codice per l’auto n. 2 che guida l’auto n. 1, che diventò unilateralmente un Multi-12. Ma oggi la questione è completamente diversa . Non c’è dubbio che Sebastian Vettel sia un pilota straordinario e che meriti di avere una guida, credo meriterebbe di poter continuare il suo lavoro in Ferrari il cui problema, di sicuro, non sono né la capacità nella motivazione di Vettel . Come andrà a finire non lo so. In tutta onestà credo che Sebastian meriti un’auto competitiva per la prossima stagione non solo per tutto quello che ha fatto prima ma anche per quello che sta dimostrando adesso in un momento che mai nella vita un pilota vorrebbe dovere affrontare”.

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