Verstappen consiglia Hamilton: “Red Bull ? Chi te lo fa fare ..”

Max Verstappen è uno dei pochi piloti che per tutta la stagione non ha mai avuto il patema d’animo di dover rinnovare il suo contratto o cercarsi una scuderia.

Max Verstappen
Max Verstappen, a Sochi dopo due Gran Premi senza nemmeno un punto (Getty Images)

Il suo futuro è con Red Bull e a lungo termine.

Verstappen sconsiglia la Red Bull a Hamilton

Tuttavia il mercato coinvolge sempre il pilota olandese nelle numerose voci e illazioni che dall’inizio dell’anno continuano a smuovere gli equilibri della Formula 1. Con Lewis Hamilton, che non ha ancora ufficializzato il rinnovo del suo rapporto con la Mercedes, persino il rapporto tra Verstappen e la Red Bull viene messo in discussione. La questione esce nel corso della conferenza stampa di presentazione del Gran Premio di Russia a Sochi.

Reduce da due prove molto opache, senza nemmeno un punto in classifica del mondiale, Verstappen si difende dalle voci che vorrebbero niente meno che Hamilton sulla Red Bull dal 2022 quando lui in teoria sarà ancora sotto contratto con la scuderia patrocinata dall’energy drink: “Ho sentito anch’io queste voci – dice il pilota olandese – ma credo che siano i soliti rumour che vengono alimentati per generare interesse prima di ogni gran premio. Onestamente ritengo la voce di Lewis Hamilton in Red Bull qualcosa di assolutamente inverosimile, una vera e propria sciocchezza. Chi glielo fa fare di cambiare? Lewis è un vincente su una macchina che sta dominando e chiunque al posto suo si terrebbe ben stretta la vettura che ha lasciando a tutti gli altri il compito di inseguirlo e di fare meglio. Cosa che io dovrò cercare di fare fin da subito”.

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Max Verstappen gara F1 Silverstone
Max Verstappen in gara a Silverstone (Getty Images)

La Red Bull non digerisce Sochi

A Max Verstappen la pista di Sochi non piace: “Non è tanto una questione di gusti quanto di risultati, qui non sono mai andato particolarmente bene. In più stiamo affrontando un momento particolarmente delicato perché l’affidabilità è una garanzia fondamentale in un campionato di Formula 1. Ed essersi ritirati per tre volte in nove gare non è certo un bel biglietto da visita. Abbiamo lavorato molto nel corso degli ultimi giorni ma sinceramente qui in Russia non mi aspetto miracoli perché non si tratta di un circuito favorevole a quelle che sono le caratteristiche della nostra macchina. Questa serie di rettilinei e di curve a L non ci agevola tuttavia un obiettivo ce lo siamo posti, il podio. Se dovessimo centrarlo sarebbe un gran risultato”.

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