Yamaha e il caso dei motori irregolari: Jarvis replica alle accuse

Lin Jarvis, managing director Yamaha, ha voluto commentare le accuse arrivate da piloti rivali per la vicenda dei motori montati sulle M1 a Jerez.

Lin Jarvis
Lin Jarvis (Getty Images)

Nel weekend MotoGP del Gran Premio d’Europa a Valencia ha fatto molto discutere il “caso motori” che ha riguardato la Yamaha. È stata confermata l’irregolarità dei propulsori utilizzati nella prima gara stagionale a Jerez.

Non c’è stata una penalizzazione per i piloti. Le sanzioni in termini di punti hanno riguardato solamente la classifica costruttori e quella per team. Ovviamente questo ha creato discussioni e diversi rider si sono mostrati contrariati da questo tipo di decisione.

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MotoGP, Yamaha risponde alle critiche

Vinales Quartararo
Fabio Quartararo e Maverick Vinales (Getty Images)

Lin Jarvis, managing director Yamaha, in un’intervista concessa a Sky Sport MotoGP ha replicato alle considerazioni arrivate da team e piloti avversari: «Da un lato comprendo le cose che hanno detto, dall’altro dico che non c’è stato nessun vantaggio per noi. Mi dà fastidio che qualcuno dica che siamo stati avvantaggiati, però non è così. È stato solo commesso un errore, non abbiamo goduto di alcun vantaggio».

Dalla casa di Iwata c’è stata l’ammissione di aver sbagliato, però in assoluta buona fede. Sui motori delle M1 c’erano delle valvole ritenute difettose e pericolose in termini di sicurezza, quindi sono state cambiate nonostante ciò non fosse consentito dal regolamento.

Jarvis ritiene che Yamaha non ha tratto alcun beneficio da tale situazione, anche se la concorrenza non è dello stesso avviso. Il fatto che una sentenza sia arrivata a distanza di tanti mesi dal fatto accaduto è qualcosa di grave, perché i commissari FIM avevano già ai tempi gli strumenti per analizzare bene tutto ed emettere un verdetto. Hanno penalizzato solo la classifica costruttori e team, probabilmente perché non hanno avuto coraggio di sanzionare i piloti andando così a influenzare l’attuale corsa al titolo che comprende ben tre rider Yamaha.

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