Brexit, le novità per il settore automobilistico: cosa cambia dopo l’accordo

Schiarita sul fronte delle trattative per l’industria automobilisitica dopo l’unghe trattative tra l’Unione Europea e il governo di Londra dopo l’attuazione della Brexit

Brexit
Bruxelles e Londra hanno trobvato un accordo sul commercio delle auto (Getty Images)

La Brexit porterà indubbiamente moltissimi cambiamenti non solo da un punto di vista pratico, per chi deciderà di studiare, vivere o lavorare nel Regno Unito. Cambiamenti anche per chi pianifica una semplice vacanza.

Brexit, novità sull’industria auto

Dopo l’annuncio dell’attuazione della Brexit, e di tutti i vari protocolli sia economici che industriali che vedranno il Regno Unito sempre più isolato e protezionista nei confronti delle proprie aziende, la grande preoccupazione riguardava proprio l’industria automobilistica. Le premesse non erano buone: si parlava di No Deal, e dunque di una frattura totale tra Londra e Bruxelles, senza alcun accordo commerciale.

Per fortuna le frenetiche trattative immediatamente precedenti a Natale hanno portato il risultato sperato. Londra uscirà dall’Unione Europea ma con un accordo importante. Le cifre devono ancora essere definite e siglate ma l’accordo c’è. A parlarne apertamente è stato ieri il primo ministro britannico Boris Johnson rompendo un silenzio che durava da giorni e che cominciava a farsi preoccupante.

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I termini dell’accordo

“L’accordo c’è – ha detto Johnsonora si tratta solo di mettere a punto di dettagli e di perfezionare quelle che dovranno essere le dinamiche commerciali che riguardano non solo le auto e i mezzi pesanti da lavoro e da trasporto, ma anche partii, ricambi e assistenza. É  un passo avanti importante, che farà comodo a tutti”.

Boris Johnson
Il premier del Regno Unito Boris Johnson (Getty Images)

Un passo in extremis visto che le nuove procedure doganali scatteranno di fatto dalla mezzanotte del primo gennaio. La cifra di cui si parla è un tetto di 650 miliardi di euro. Grazie a questo accordo le aziende automobilistiche inglesi potranno vendere in Europa senza sovrattasse e senza dazi. E alla stessa maniera le auto dell’Unione Europea avranno una garanzia commerciale per posizionarsi commercialmente in tutto il Regno Unito.

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Nuovi equilbri

Mike Hawes, presidente della SMMT, la società statale di consulenza che sovrintende alla promozione del mercato automobilistico britannico, parla di accordo storico anche se… “Anche se le differenze ci sono e restano e bisognerà lavorare molto sui dettagli. La Brexit segna una nuova era sul fronte delle trattative e delle procedure doganali. Siamo arrivati a un accordo in extremis, ma ci siamo arrivati”.

Il No Deal era il rischio più grave, con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Una vera e propria paralisi dei mercati. L’azienda automobilistica britannica – prosegue –  già in grande difficoltà a causa del Covid, ipotizzava dazi e costi doganali fino a quasi 2000 euro a macchina con mancati introiti per 10 miliardi all’anno. Ora le regole forzatamente cambieranno. Resta da capire come, con quali quote e quali tutele.”

 

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