Alex Zanardi, la moglie Daniela: “Passi avanti, ma percorso è ancora lungo”

Alex Zanardi è riuscito a compiere progressi confortanti nell’ultimo periodo, ma la moglie Daniela, che è sempre stata al suo fianco, preferisce non sbilanciarsi.

Alex Zanardi
Aex Zanardi con la moglie Daniela (Foto: Getty Images)

A distanza di poco più di sei mesi dal terribile incidente in handbike avvenuto in Toscana mentre si stava dedicando a un allenamento come aveva fatto molte altre volte, Alex Zanardi sta riuscendo a smentire anche i più scettici. Nonostante il lungo coma e le diverse operazioni alla testa a cui è stato sottoposto, negli ultimi giorni il campione paralimpico sta compiendo progressi che hanno sorpreso anche gli stessi medici che lo stanno seguendo.

A dargli sostegno in questi mesi ci sono sempre stati la moglie Daniela e il figlio Nicolò, che periodicamente non hanno mancato di dare aggiornamenti alle tante persone che hanno sperato di poter ricevere notizie incoraggianti. Finora la donna aveva però preferito mantenere il riserbo, ma ha ora deciso di parlare apertamente e dire in maniera chiara quale sia la situazione attuale. I progressi ci sono effettivamente stati, ma è certamente prematuro pensare che il peggio sia passato.

Alex Zanardi
Alex Zanardi (Foto: Getty Images)

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Come sta Alex Zanardi? Le parole della moglie fanno chiarezza

Alex Zanardi, come ha sottolineato anche il medico che lo sta seguendo da vicino, ha ripreso a parlare, ipotesi che sembrava essere impossibile fino a qualche mese fa. E’ però necessario essere cauti, gli alti e bassi sono ancora tanti: “In tanti mi cercano per sapere come sta Alex  – ha detto Daniela Manni in un’intervista al quotidiano La Stampa – Ma non voglio ritrovarmi i giornalisti sotto casa e spiegare le cose a ognuno di loro.”

La situazione di Alex è molto difficile da gestire – prosegue Daniela – Ci sono stati passi avanti e dei passi indietro. Il percorso è ancora lungo. Lui fa delle cose ma non sempre. Ci sono stati momenti in cui quelle cose effettivamente venivano fatte. Ci si deve concentrare sulle cure giorno dopo giorno. Magari ne avremo modo di riparlarne tra tre mesi.”

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