Jonathan Rea pensa al ritiro: “Potrebbe accadere, forse a fine anno”

Jonathan Rea, sei volte campione del mondo di Superbike, si presenta a una nuova stagione di Superbike: che potrebbe anche essere l’ultima

Jonathan Rea
Ancora un anno in Kawasaki per Rea dopo il mondiale 2020 (Getty Images)

In un anno difficile per tutti, la stagione della Superbike è stata una delle più belle e spettacolari di sempre con Jonathan Rea ancora una volta nelle vesti di dominatore assoluto.

Nel segno di Jonathan Rea

Il nordirlandese ha conquistato il suo sesto titolo mondiale consecutivo e si sta godendo un momento di riposo e di relax prima di tornare al lavoro. Cosa che accadrà fin da questa settimana. Il calendario del Mondiale Superbike non è ancora ufficiale. Le tappe previste sono tredici: si parte da Assen, Olanda, il 24 aprile. Poi otto appuntamenti europei, tre intercontinentali in Argentina, Indonesia e Australia e un evento  conclusivo ancora in via di definizione, forse di nuovo in Italia dopo l’evento di Misano del 13 giugno.

Rea in questi giorni ha parlato del suo futuro, che potrebbe essere a termine: “Da tempo sto considerando alcuni aspetti della mia vita, e incomincio a pensare che per quanto le corse siano ancora qualcosa di straordinariamente emozionante per me, non ci siano solo le moto”.

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Un futuro senza moto

Rea ha investito molti dei suoi guadagni in attività che non hanno nulla a che fare con moto e corse. Ha deciso di comprare alcune proprietà nella zona dov’è nato, a Ballymena. Sta pensando a comprare un ranch in Australia per coltivare altre passioni: l’amore per gli animali, i cavalli in particolare, e il surf. Ma il legame con Kawasaki è molto forte. Se da una parte Kawasaki è molto tentata dall’idea di spingere Rea verso la MotoGP, dove tuttavia le esperienze del nordirlandese non erano state molto positive, dall’altra il marchio di Akashi non ha alcuna intenzione di forzare decisioni che potrebbero portare Rea a lasciare definitivamente le corse.

Rea sta dimostrando grandi qualità di testimonial, di portavoce: e la casa neroverde lo vede perfetto sia a livello manageriale che in termini di comunicazione. Al rider l’idea non dispiace: “É un dato di fatto che correre è una passione, ma non sento il bisogno di correre per sempre. Ho guadagnato molto, investito bene, ho tanti interessi. Se Kawasaki mi offrirà altri ruoli sicuramente li valuterò come collaudatore, ambasciatore, manager…”

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Jonathan Rea
Jonathan Rea, sei titoli mondiali consecutivi in Superbike (Getty Images)

Si parte con i test

Questa settimana si riparte con i test da Jerez. Rea insieme al compagno di scuderia Lowes, anche lui riconfermato, testerà la nuova ZX-10 RR. Kawasaki ha già avuto modo di provarla e ne è innamorato: “Moto fantastica, di grandissima personalità. Come tutti i mezzi giovani dovrà essere messa alla prova e stressata un po’ in pista in situazioni e circostanze diverse. Ma è una moto potenzialmente straordinaria sulla quale sono certo mi divertirò molto”.

 

 

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