Formula 1, Red Bull: atteso a febbraio il “verdetto” sui motori

Ancora due settimane di tempo prima che la Formula 1 prenda la decisione sui motori dalla quale dipende anche il futuro della Red Bull

Il team principal della Red Bull Horner
Horner (Getty Images)

L’attesa cresce, il futuro della Formula 1 è ancora tutto da scrivere. In attesa di capire cosa succederà nel 2022 con il cambio di regolamento e in attesa dell’inizio della stagione 2021, c’è un’altra decisione che tiene il circus con il fiato sospeso. Si tratta della questione relativa al congelamento dei motori, una battaglia che vede la Red Bull in prima linea. Proprio la casa austriaca spinge per bloccare le specifiche delle unità delle monoposto di F1 in modo da avere più tempo per rimediare all’addio di Honda. Dovesse passare la linea Red Bull, infatti, la scuderia austriaca (come l’Alpha Tauri) potrebbe continuare ad utilizzare il propulsore Honda anche dopo l’uscita di scena della casa nipponica al termine del 2021.

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F1, Red Bull in attesa della decisione sul congelamento motori

Il logo della Red Bull
Il logo della Red Bull (Getty Images)

Una questione non di poco conto che influenzerà sensibilmente il percorso di sviluppo della Red Bull in vista del 2022. I team di F1 su questo argomento si sono presentati in ordine sparso e così, come riporta RaceFans, la decisione non è ancora arrivata. Il verdetto sarebbe dovuto esserci già nella riunione telematica di lunedì, ma è stato rinviato, come confermato anche da Ross Brawn.

Il prossimo appuntamento dovrebbe esserci giovedì 11 febbraio, tra due settimane: per allora la Red Bull (e tutta la F1) saprà se ci sarà o meno il congelamento dei motori per il 2022. Da rimarcare come la stessa scuderia austriaca a maggio ha respinto la proposta di Jean Todt relativa al congelamento dei motori. Una scelta che è arrivata prima dell’annuncio della decisione della Honda di lasciare la Formula 1, arrivata ad ottobre. Ora le carte sono cambiate ma per capire se anche le altre scuderie accetteranno il congelamento bisognerà attendere almeno altre due settimane.

 

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