Valentino Rossi e i favoriti al Mondiale MotoGP 2021: i tre nomi fatti

Valentino Rossi ha parlato in conferenza stampa oggi da Losail, dove si svolge il GP del Qatar che inaugura il Mondiale MotoGP 2021.

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

Valentino Rossi inizia la 26esima stagione nel Motomondiale, ha 42 anni e ha ancora grande voglia di correre in MotoGP. Spera di iniziare bene già dal primo gran premio in Qatar.

Il Dottore è passato dal team ufficiale Yamaha a quello satellite Petronas SRT, ma ha un supporto tecnico da pilota praticamente factory e quindi può cercare di ottenere buoni risultati. Gli ultimi due campionati sono stati negativi per lui e nel 2021 punta al riscatto.

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MotoGP Qatar, Valentino Rossi in conferenza stampa

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Valentino Rossi (Getty Images)

Rossi in conferenza stampa da Losail ha parlato delle sue sensazioni nell’approcciarsi a questo Gran Premio del Qatar 2021 MotoGP: «L’inizio della stagione è come il primo giorno di scuola, è sempre emozionante. Ho cambiato team dopo tanto tempo, ma mi sento bene e i test non sono andati male. Adesso vedremo cosa succederà nel weekend di gara».

Valentino spiega che il cambio di squadra non è stato traumatico, c’è una sola differenza sostanziale: «Sia nel team factory che in quello Petronas tutti danno il massimo, c’è sempre pressione. La differenza è che ci sono meno persone attorno. A me andava bene anche l’atmosfera di prima. Comunque sono felice di essere qui con Morbidelli, è uno dei migliori piloti MotoGP e sono anche motivato a lottare con lui».

Chi è il favorito per il titolo MotoGP 2021? Il nove volte campione del mondo risponde così: «Nelle ultime gare del 2020 i più veloci erano Mir, Morbidelli e Miller. Quindi dico loro».

In seguito viene chiesto dell’impatto che può avere Marc Marquez al ritorno in MotoGP dopo il lungo infortunio: «Da fuori è difficile capire quello che succede. Lui sicuramente vuole tornare e ci ha provato anche l’anno scorso. Non è pronto, ma penso tornerà presto e sarà competitivo dalla prima gara».

Al Dottore viene chiesto dei suoi cambiamenti in questi numerosi anni trascorsi nel Motomondiale: «26 stagioni sono tante, è un numero che fa pensare. Importante essere focalizzati su presente e futuro. Sono cambiato molto ovviamente, sono passati molti anni e quindi sono cresciuto. Alla fine il passione per MotoGP e motociclismo è rimasta invariata. Anche le emozioni. Farò del mio meglio per essere competitivo nel 2021».

Su Netflix c’è una celebre serie Drive to Survive e ai piloti è stato domandato se vorrebbero un documentario del genere anche in MotoGP. Rossi è favorevole: «Questo format va di moda, è divertente e sarebbe bello anche per i fan della MotoGP vedere cosa succede. Ma anche per coloro che non conoscono bene questo mondo e possono scoprirlo».

Un pensiero su Fausto Gresini, ex pilota e manager che conosceva molto bene e che purtroppo è venuto a mancare qualche settimana fa: «Lo conoscevo da quando era pilota, mi ricordo quando a Phillip Island aiutò Capirossi a vincere il titolo mondiale. Poi è diventato un rivale per la mia carriera in 250 e MotoGP quando era manager. Molto triste quanto gli è successo e penso tutti abbiano paura nel paddock. Ti rendi conto che il Covid è reale e può colpire persone in ottima salute».

Poi parla di Franco Morbidelli, amico e anche rivale: «A livello personale sono felice di averlo come compagno, però in pista è forte e l’anno scorso ha sorpreso nella seconda metà del campionato. Sarà difficile batterlo, ma il tuo primo rivale è sempre il teammate e quindi spero che faremo bene».

Valentino non si sbilancia sul futuro, anche se auspica di essere in griglia MotoGP pure nel 2022: «Spero che non sia l’ultimo anno, dipende dai risultati».

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