Fernando Alonso ricorda un episodio contro la Ferrari: “Fu incredibile”

Alonso ha ricordato la sfida contro Schumacher nel 2006 e quella contro Raikkonen nel 2007. Entrambe si conclusero col GP del Brasile.

Fernando Alonso
Fernando Alonso (©LaPresse)

La Formula 1 in questo weekend corre in Brasile, dove Fernando Alonso ha ricordi agrodolci. Sicuramente gli viene in mente quando vinse il titolo 2006 contro Michael Schumacher, ma anche quando lo perse contro Kimi Raikkonen nel 2007 e contro Sebastian Vettel nel 2012.

A San Paolo non ha mai vinto, ma ha comunque conquistato otto podi. Il circuito di Interlagos non gli è affatto indigesto, anche se con l’Alpine difficilmente può pensare di arrivare nelle prime posizioni. La cosa importante per lui è comunque arrivare a punti, anche perché il team si gioca il quinto posto nella classifica costruttori con l’AlphaTauri.

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Alonso ricorda Brasile 2006 e 2007

Alonso Schumacher
Fernando Alonso e Michael Schumacher (©LaPresse)

Alonso a San Paolo è stato interpellato su alcuni momenti della carriera vissuti in Brasile. Indimenticabile il 2006, quando vinse il secondo Mondiale in F1: «Un bellissimo ricordo, non sembra che siano passati quindici anni da allora. Eravamo molto forti con la Renault, ma nelle fasi finali del campionato la Ferrari era molto veloce e costante. Quando Schumacher ruppe il motore a Suzuka, significava che mi sarebbe bastato un punto per vincere il titolo. Sono arrivato secondo ed è bastato. La sensazione dopo è stata incredibile».

Nel 2007 le cose andarono diversamente. Era in McLaren e all’ultima gara a Interlagos c’erano lui, il suo compagno Lewis Hamilton e Raikkonen a giocarsi il titolo. Il finlandese, allora in Ferrari, ebbe la meglio. Alonso parla così di quella stagione: «Dico sempre che in quell’anno io e Hamilton siamo stati gestiti male. Avevamo un pacchetto molto competitivo, anche la Ferrari ma non al nostro livello. Comunque col tempo si matura e vedi le corse diversamente. Entrambi abbiamo bei ricordi e speriamo magari di tornare a lottare per un mondiale l’uno contro l’altro».

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