Valentino Rossi, l’elogio è esaltante: che parole dal campione

Il campione della Suzuki, Joan Mir, parla di trasferimenti presso un altro costruttore e della carriera di Valentino Rossi.

Joan Mir è sesto in classifica iridata, a pari punti con Pecco Bagnaia, a 33 lunghezze dalla vetta. Per il maiorchino della Suzuki non è stato il miglior inizio di campionato. Nelle prime sei gare ha ottenuto tre 6° posto, due 4° posto e un ritiro a causa di una caduta provocata da Jack Miller a Portimao. Nonostante una certa costanza non può ritenersi soddisfatto, ma era quasi in procinto di firmare il rinnovo di contratto con la Casa di Hamamatsu.

Joan Mir
Joan Mir (foto Ansa)

Il suo manager Paco Sanchez era ad un ottimo punto della trattativa con Livio Suppo, ma nel lunedì di Jerez de la Frontera, verso la fine della giornata di test, è giunta la notizia che Suzuki si ritirerà dal campionato del mondo di MotoGP alla fine del 2022. Adesso per lui potrebbero aprirsi le porte della Repsol Honda dove affiancherà Marc Marquez dal prossimo anno, ma ancora tutto è in ballo. Le prossime settimane saranno decisive per pianificare il suo futuro e trovare una moto competitiva con cui provare a riconfermare il titolo iridato già conquistato nel 2020.

Joan Mir e il confronto con Valentino Rossi

Valentino Rossi 03-05-2022
Valentino Rossi foto Ansa)

Fino all’ultima gara si è detto abbastanza soddisfatto dello sviluppo della GSX-RR durante l’inverno. capace di migliorare in termini di potenza senza stravolgere le altre aree della moto. “La nuova Suzuki è più competitiva. È vero che la concorrenza è molto serrata. È importante trovare l’intensità per salire sul podio ed esserci ad ogni GP. Stiamo seguendo un po’ questa strategia“.

In un’intervista rilasciata a Moto.it Joan Mir ha parlato delle carriere di Valentino Rossi e Casey Stoner, due piloti leggendari che hanno fatto la storia della MotoGP. “A 27 anni sei molto giovane, ma io assomiglio di più a Casey. Valentino Rossi ha avuto una carriera spettacolare… Passano gli anni, vinci, raggiungi la cima, chiudi la carriera. Penso che ora sia più difficile per un pilota continuare fino a 42 o 43 anni in MotoGP. Sono sicuro che non ci sarà nessun altro fenomeno come lui, in grado di arrivare a 43 anni con tanta passione“.

Difficile sarà cambiare moto, ma nuove saranno le motivazioni, dopo un 2021 in cui non ha potuto raggiungere i risultati che sperava. Per lui una sola vittoria in MotoGP, un trend che vuole invertire ad ogni costo: “A volte hai bisogno di motivazione, ed è per questo che cambi, per allungare la tua carriera. Dopo tante stagioni con la stessa moto, cerchi sempre una motivazione. È un rischio molto alto – ha concluso il maiorchino -, devi cambiare quando te lo puoi permettere, non nel primo o nel secondo anno di carriera. È sempre una questione di motivazione“.

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