Toto Wolff analizza la prestazione Mercedes al Gp di Hamilton ed è convinto che l’obiettivo non è sfumato: “Ci credo assolutamente”
E’ una Mercedes rinvigorita quella che esce dal GP di Spagna. Rinnovate certezze per la scuderia campione del mondo in carica che, dopo le difficoltà nelle prime cinque gare, sembra aver trovato la ricetta giusta per tornare competitiva. 
A Barcellona Russell e Hamilton hanno chiuso rispettivamente al terzo e al quinto posto, ma più che il risultato in sé, far sorridere è la perfomance delle frecce d’argento. In particolare il sette volte campione del Mondo, dopo un contatto al via con Magnussen, si è ritrovato in fondo al gruppo e ha quasi invocato il ritiro. La squadra però lo ha fatto restare in pista e alla fine è riuscito a risalire fino alla quinta posizione, mostrando una vettura in grado di competere quasi a pari livello di Ferrari e Red Bull.
Ecco allora la felicità di Toto Wolff che a ‘Sky Sport’, nel post gara, ha spiegato quali sono i motivi che spingono la Mercedes a sorridere. “Sono contento del podio e del quinto posto: avevamo una buona velocità“.
Toto Wolff ora crede alla rimonta in campionato
Il rammarico semmai è per l’incidente che ha spinto Hamilton in diciannovesima posizione, privandolo della possibilità di andare a podio: “Hamilton avrebbe potuto lottare per la vittoria – la convinzione di Wolff- . Al campionato ci credo assolutamente, in questo sport occorre farlo fino all’ultimo“.
Anche per questo, al box Mercedes non hanno accolto l’invito di Hamilton a ritirarsi per risparmiare il motore: “Quando una gara è persa, restare concentrati è complicato. Lewis però è andato forte e ora possiamo usare i dati raccolti oggi per sviluppare la macchina“. Parole di elogio anche per Russell, protagonista di una lunga difesa su Verstappen: “E’ un piacere vederlo, è molto bravo a difendere la posizione”. In conclusione poi Wolff parla del rapporto tra i due piloti: “Il rapporto tra di loro è ideale, un legame mai visto tra compagni di scuderia. Per la squadra è importante soprattutto quando lavorano insieme alla monoposto per svilupparla“.
