Il pilota della Ferrari Charles Leclerc commenta una prestazione molto deludente, riferendosi all’affidabilità del motore della F1-75
Anche in Messico una Ferrari deludente e in grande sofferenza. Le previsioni, seppur non ottimistiche, non erano così negative. Eppure la Rossa ha fatto altri passi indietro. Andò molto meglio a Spa-Francorchamps, ad esempio. Sainz riuscì a salire sul podio a 27″ da Verstappen, anche se Leclerc finì molto lontano, addirittura a 1′.15″.
In Messico la Ferrari ha patito sicuramente i 2.200 metri di altitudine di Hermanos Rodriguez, finendo con grande sofferenza e maturando un distacco abissale dalla Red Bull. 58″ di ritardo per Sainz, 1’08” per Leclerc. Nulla di nemmeno lontanamente paragonabile a una vettura competitiva. “Eravamo troppo lenti rispetto ai piloti davanti e molto più veloci di chi stava dietro – ha commentato un affranto Charles Leclerc – abbiamo corso secondo la nostra stategia, provando a capitalizzare il pacchetto per la gara, ma siamo arrivati a 1 minuto dal leader. Bisogna capire il motivo dei nostri alti e bassi, ogni volta che tocchiamo un punto basso sembra un grande crollo. Dobbiamo esaminare questa cosa e provare a essere più concreti nelle giornate negative”.
Crisi Ferrari, Leclerc fa un commento impietoso: dal motore al ritardo in Messico. L’analisi del pilota
![Charles Leclerc](https://www.automotorinews.it/wp-content/uploads/2022/10/Charles-Leclerc-resa-automotorinews.it-20221024.jpg)
La Ferrari ha avuto grossi problemi con il motore, utilzizando una sorta di compromesso per la gestione del turbo. Un modo per preservare l’affidabilità, ma che ha portato a un calo di prestazioni. A questo si sono unite le difficoltà di trazione, e in più l’alta quota messicana ha fatto il resto. “La delusione è enorme – ha spiegato ancora Leclerc – pensavo che potevamo perdere molto tempo sui rettilinei, però non penso che la causa sia solo questa. Dovremo analizzare tutto e fare un passo in avanti, assolutamente”. Indicazioni che sembrano tracciare la strada per la prossima stagione: si dovrà lavorare cominciando proprio dalla power unit. I segnali, ad oggi, non sono incoraggianti: fissare la prestazioni al ribasso per preservare l’affidabilità è un chiaro segnale di come servirà una revisione complessiva della monoposto che correrà nella stagione 2023 del campionato del mondo di Formula 1.