F1, Ferrari proiettata già al 2021: il 2020 può essere di transizione

F1, la Ferrari proiettata già al 2021: il 2020 può essere di transizione se il distacco dai concorrenti fosse troppo ampio

Ferrari F1
F1, la Ferrari proiettata già al 2021: il 2020 può essere di transizione (Foto: Getty)

La Formula 1 si appresta a sbarcare in Australia per il primo Gran Premio della stagione. Gli organizzatori hanno confermato lo svolgimento della gara del 15 marzo, sciogliendo i dubbi legati alla diffusione del Coronavirus in Europa e nel mondo. La Ferrari, dopo i test del Montmelò ha ottenuto una vittoria politica con la FIA, cancellando le accuse sulla regolarità del proprio motore che tante discussioni avevano sollevato nel 2019. La Power Unit di Maranello potrebbe essere l’unico aspetto positivo su cui costruire la prestazione in questi primi Gp dell’anno. Mattia Binotto ha confermato che la nuova vettura non è nata nel migliore dei modi e vede la “Rossa” alle spalle sia di Mercedes che di Red Bull. Quello che però potrebbe sorprendere è la gestione di questa annata, qualora non arrivassero sviluppi significativi nei primi mesi. Il Team Principal di Maranello ha aperto ad una possibilità di spostamento del focus verso il 2021: “È un po’ presto parlarne in questo momento, sono solo test e penso che ci siano cose che possiamo migliorare in macchina, per mantenere inalterate le nostre ambizioni per il 2020. Certo se dovessimo vedere distacchi importanti dopo i primi week end, allora potremmo prendere in considerazione l’idea di concentrarci maggiormente sullo sviluppo della vettura per il 2021“.

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F1, la Ferrari proiettata già al 2021: il 2020 può essere di transizione

Charles Leclerc
F1, la Ferrari proiettata già al 2021: il 2020 rischia di essere di transizione (Foto: Getty)

Binotto ha poi proseguito precisando: “Ancora dobbiamo comprendere a fondo le potenzialità della macchina 2020. Spingeremo a fondo il progetto per capirne punti forti e punti deboli, nella speranza di trovare prestazioni più confortanti a breve“.

Tutto questo però non rientra nei piani dell’Ad Camilleri e del presidente Elkan, desiderosi di ottenere risultati importanti già a partire da quest’anno. Gli investimenti che sono stati fatti durante l’inverno sembrano non aver pagato e le cifre sempre più alte messe sul piatto dall’azienda italiana devono portare a qualcosa di concreto. Una scuderia di punta come la Ferrari non può permettersi anni di transizione, specie quando il successo manca ormai da oltre una decade. In più va tenuta presente l’ambizione e le aspettative dei due piloti, Vettel e Leclerc, smaniosi di competere con Hamilton ad armi pari. Vedremo se la pista darà torto, in senso positivo, a Binotto o se anche nel 2020 si guarderà gli altri alzare i trofei.

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