Prezzi benzina, “Le Iene” indagano sulla truffa del petrolio (VIDEO)

Prezzi benzina, “Le Iene” indagano sulla truffa del petrolio portando alla luce particolari scabrosi sul traffico dei carburanti

Prezzi benzina ribassati senza pagare Iva
Prezzi benzina, “Le Iene” indagano sulla truffa del petrolio (Foto: Iene.Mediaset.it)

Vi sarà capitato di vedere in giro prezzi della benzina così bassi da sembrare fuori mercato, sconti esagerati rispetto all’attuale costo del petrolio, differenze sostanziali tra distributori della stessa zona. Bene a tutto questo hanno cercato di dare una risposta “Le Iene“, attraverso un servizio-inchiesta che ha portato alla luce particolari scabrosi. Esiste un motivo ben preciso se il carburante può essere messo sul mercato ad un costo più basso della concorrenza, ovvero non pagare le tasse. La spiegazione è piuttosto semplice quanto inquietante; tutto il risparmio, nonchè il business, risiede nel non pagare l’Iva allo stato, riuscendo a guadagnare diverse centinaia di milioni di euro l’anno. Per l’erario il danno calcolato è di circa 4-5 miliardi, soldi che alla fine da qualche altra parte dovranno comunque rientrare nelle casse pubbliche. Ecco quindi che ci troviamo costretti a pagare imposte assurde come sulle bevande zuccherate. Paghiamo per gli errori, o meglio i furti di altri. Ma vediamo nel dettaglio cosa hanno scoperto “Le Iene”.

Luigi Pelazza ha iniziato il proprio servizio spiegando il valore del Platts, cioè l’unità di misura utilizzata dai benzinai per indicare il costo del carburante al litro. Questo prezzo dipende dal valore del gasolio sul mercato a cui vanno sommate le accise stabilite dal Governo. Le compagnie petrolifere che vendono il carburante alle pompe di benzina, aggiungono dei Platts per rientrare delle spese e guadagnare la loro percentuale. In base a quanti Platts vengono aggiunti al momento della vendita, si può stabilire il prezzo finale della benzina che noi paghiamo al distributore. Di media in Italia lo standard di vendita è di circa un Platts più 40.

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Prezzi della benzina, “Le Iene” indagano sulla truffa del petrolio

Luigi Pelazza
Prezzi della benzina, “Le Iene” indagano sulla truffa del petrolio (Foto: Iene.Mediaset.it)

Ora quello che emerge dall’inchiesta è che alcuni benzinai acquistano il carburante ad un prezzo di un Platts più 10, assolutamente fuori ogni logica di mercato. Come è possibile tutto ciò?

Per capirlo Pelazza e la sua troupe si sono spostati in Slovenia, da dove arriva la maggior parte della benzina venduta nei distributori italiani più economici. Dopo qualche domanda però, si evince come il prezzo sloveno è assolutamente caro rispetto alla media, visto che in totale con le spese di trasporto si arriva ad un totale di un Platts più 75. Quindi risulterebbe tutt’altro che vantaggioso prendere “l’oro nero” da qui per venderlo alle cifre di un Platts più 10 sul territorio italiano. Per chiedere spiegazioni “Le Iene” si sono dirette presso gli uffici della Cordioli Petroli, ricevendo però solo un brusco rifiuto alla richiesta di spiegazioni. Tra l’altro proprio il figlio del proprietario della Cordioli, Alessandro, sarebbe stato arrestato per un’inchiesta  sul “fuel discount”, con l’accusa di un debito tributario di 70 milioni di euro. Cordioli avrebbe acquistato benzina sottocosto dalla Tecnopetrol detraendo il prezzo dell’Iva.

Dopo aver ascoltato un’altra azienda del settore, la Energy Group, ricevendo lo stesso trattamento scortese, Pelazza ha deciso di seguire le autocisterne in partenza dalla Slovenia verso l’Italia. Indagando tra i vari camionisti e alcuni distributori si è riusciti a risalire alla figura dei broker olandesi. Persone terze che acquistano il carburante dalla Slovenia per poi rivenderlo in Italia. Nonostante il prezzo di acquisto sia piuttosto alto, rivendono a prezzi stracciati, recuperando il tutto dal mancato versamento dell’Iva. Si calcola che il giro di affari complessivo sia di circa 500 o 600 milioni di euro, con una danno per lo stato di oltre 4 miliardi.

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