MotoGP, Rossi show: la rimonta ad Assen 2007 – VIDEO

Riviviamo la rimonta di Valentino Rossi al GP d’Olanda del 2007 ad Assen. Il Dottore parte undicesimo e firma un sorpasso memorabile su Stoner

MotoGP, Rossi show: la rimonta ad Assen 2007
MotoGP, Rossi show: la rimonta ad Assen 2007

Il circuito olandese di Assen è per il motociclismo quel che Spa-Francorschamps è per la Formula 1. L’università dove si laureano i campioni. Certo, le modifiche sostanziali al vecchio tracciato completate nel 2006 hanno modificato il tracciato ma non hanno ridotto il fascino della pista. Un anno dopo le modifiche, il 30 giugno 2007, Valentino Rossi si presenta al gran premio su una Fiat Yamaha in versione speciale. Ha già vinto cinque volte, prima di allora, all’Università del motociclismo. Il Dottore ha preso laurea, master e… dottorato. Chiuderà il weekend con una gara “alla Valentino”, di quelle che non si dimenticano.

Il gran premio d’Olanda è il nono appuntamento della stagione 2007. Nelle prime otto, Casey Stoner ha fatto volare la Ducati, che ha meglio interpretato il passaggio ai motori da 800cc rispetto alla Yamaha. L’australiano ha vinto cinque delle prime otto gare e staccato il Dottore in classifica. Le qualifiche di Assen, sotto la pioggia, sembrano confermare la tendenza. In pole, parte un felice Chris Vermeulen su Suzuki, che sul bagnato è il più forte di tutti. “Sapevo che Casey era l’avversario da battere, va forte sia sul bagnato che sull’asciutto, ma ho trovato l’assetto giusto” commenta. Stoner, comunque, partirà secondo. “C’è un buon feeling con la moto. La messa a punto è perfetta sia sul bagnato che sull’asciutto dove abbiamo fatto buonissimi tempi con gomme che avevano percorso l’equivalente della distanza di una gara” spiega.

Rossi, invece, è uscito dai box per tentare il giro migliore nel momento peggiore. Finisce solo undicesimo. È solo la seconda volta dall’inizio della stagione in cui il Dottore non parte in prima fila dopo Le Mans. “Purtroppo, per la seconda gara di fila, le condizioni atmosferiche ci hanno giocato contro. Sono stato sfortunato. Le tre sessioni di prova sull’asciutto erano andate bene, poi ha piovuto, e allora tutto il lavoro fatto non è servito a niente” dice Rossi, come riporta Repubblica. “Questo risultato mi mette in una condizione davvero difficile. Il fatto è che abbiamo avuto poco tempo per rimediare a scelte che ci avevano mandato su una strada sbagliata. Sull’asciutto avevo trovato un setting particolare per il posteriore. Ma con la pioggia abbiamo dovuto ricominciare da capo. Nel finale delle prove ho recuperato un po’ , ma non è bastato per rimediare”. Per la gara, a Valentino non resta che sperare in una pista asciutta. “In questo caso io e Stoner abbiamo gli stessi tempi sul giro e allora me la posso giocare, anche se partire dalla quarta fila è un ostacolo di quelli non proprio facili da superare”.

Da undicesimo a primo: l’impresa di Rossi

Il sorpasso di Rossi a Stoner ad Assen nel 2007 (foto Getty)
Il sorpasso di Rossi a Stoner ad Assen nel 2007 (foto Getty)

Al momento della gara, non piove. Rossi parte bene. La macchia colorata della sua Yamaha risale, sempre più vicina alle prime posizioni. La Fiat Yamaha ha infatti disegnato un vestito celebrativo per le moto di Edwards e Rossi, ispirata all’imminente lancio della 500. Abbondano i rosa e gli azzurro pastello, fusi con il tricolore. Drudi, il designer che l’ha realizzata, ha curato anche i dettagli. Sul serbatoio c’è la riproduzione del contachilometri del nuovo modello Fiat, sul cupolino delle moto spiccano il logo e i baffi tipici del frontale di un’auto storica.

Davanti, Stoner detta il ritmo in testa. Rossi, però, si fa minaccioso. Quando mancano ancora 19 giri alla fine, Rossi è terzo, dietro all’australiano e a John Hopkins, che stupisce tutti sulla Suzuki. Dopo sei tornate, Rossi lo supera e si lancia all’inseguimento di Stoner. “Attraverso i maxi-schermi sparsi lungo il percorso vedevo Rossi risalire. Quando l’ho avuto dietro, non ho potuto far altro che guidare al mio ritmo senza sbagliare” racconta l’australiano.

Più volte Rossi si avvicina, studia il punto per l’attacco, stuzzica senza azzardare. Non supera il livello di guardia, non corre rischi eccessivi. Crea le condizioni perché il colpo da ko sia preciso, efficace, perché arrivi nel punto e al momento giusto. Quel momento arriva a tre giri dalla fine. Il punto è la staccata della chicane Geert Timmer. Valentino arriva da dietro come spinto da un vento che conosce solo lui. Ritarda la frenata, si butta all’interno e in un tripudio festante se ne va in testa.

C’è un uomo solo al comando, e solo rimane fino alla bandiera a scacchi. Al traguardo, Stoner, colpito e affondato, è staccato di oltre due secondi. Terzo arriva Nicky Hayden, ormai fuori dai giochi e senza nulla da perdere, al primo podio in stagione. “Quest’anno è stata la mia corsa migliore – ha detto Rossi – E’ stata una grande battaglia con Casey e una vittoria importante“. Non servirà per il titolo, Stoner sarà comunque campione del mondo, ma la sesta laurea all’università del motociclismo resta un’occasione da ricordare.

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