Bambino fermato alla guida di un Suv: la risposta agli agenti è disarmante

Un bambino di appena 5 anni è stato fermato mentre era alla guida del Suv. Agli agenti ha fornito il sorprendente motivo della sua scorribanda 

Il bambino fermato alla guida del Suv

Di storie curiose collegate alle automobili ne abbiamo lette e sentite parecchie. Quella che vi racconteremo di seguito va annoverata, senza dubbio, tra le più inverosimili. Protagonista un bambino di appena 5 anni (in foto con il volto oscurato), la cui prodezza al volante ha avuto un’eco mondiale con tv internazionali e siti mainstream che non hanno potuto non riprendere la sua storia. Un epilogo che non sorprende più di tanto considerato quello che è riuscito a combinare.

Tutto è cominciato quando il piccolo, approfittando di un momento di distrazione del fratello più grande, è salito sulla auto di famiglia, un Suv, ha girato la chiave, inserito la marcia e con grande nonchalance è partito dirigendosi, indisturbate sulla Interstate 51, un’autostrada molto trafficata.

Potrebbe interessarti Fase 2, folla alla Metro Roma: che caos a Ponte Mammolo – VIDEO

La spiegazione sorprendente agli agenti

Sull’autostrada, il Suv procedeva a bassa velocità, situazione che ha insospettito e non poco una pattuglia di agenti che ha fermato il veicolo. I poliziotti credevano di trovare un adulto alla guida ma quando si sono avvicinati si sono trovati al cospetto di una scena mai vista.

Al volante del Suv c’era infatti il bambino di 5 anni che, alla richiesta di spiegazioni da parte degli agenti ha risposto che aveva preso l’auto per dirigersi in California e comprare un’auto di lusso, pare una Lamborghini. Per ottenerla il bambino aveva litigato poco prima con la madre che non voleva assecondare la sua richiesta.

Per riuscire nell’impresa, con sé il bimbo aveva anche il “cospicuo” budget per realizzare l’impresa ovvero .. 3 dollari. I poliziotti non hanno potuto far altro che fotografare la scena e pubblicizzarla sull’account twitter ufficiale dello Utah Highway Patrol. Difficilmente, infatti, in assenza di prove sarebbero stati creduti. I genitori, dal canto loro, rischiano un’accusa per omesso controllo.

Impostazioni privacy