Il capo della commissione medica FIA, Gerard Saillant, in una intervista a L’Equipe, ha spiegato come si svolgerà il Mondiale di F1: i dettagli. 
“Se ci saranno contagi, il Mondiale F1 continuerà”. Con queste parole Gerard Saillant ha tenuto a precisare le condizioni di svolgimento del campionato automobilistico. Inoltre, ha chiarito che ci saranno test rapidi per verificare lo stato di salute degli addetti al paddock e di tutti coloro che parteciperanno alle manifestazioni.
La Formula 1 quindi si appresta a ripartire il 5 luglio con il Gran Premio d’Austria, nonostante il calendario non sia stato ancora definito. Un’altra certezza sembra essere quella che riguarda la strategia di sicurezza per i piloti e i team. I protagonisti, probabilmente, dovranno vivere per l’intera durata della competizione in una sorta di bolla, in modo tale da non avere contatti con l’esterno.
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Mondiale F1, Saillant: “Situazione cambiata, abbiamo gli strumenti necessari per poter ripartire”
In un’intervista a L’Equipe, Saillant ha dichiarato “La situazione è diversa rispetto a marzo a Melbourne: abbiamo un dispositivo di test veloce per la conferma della diagnosi”. Quindi sarebbero stati implementati nuovi metodi di controllo sui presenti agli eventi, in grado di monitorare costantemente la salute dei partecipanti agli eventi. A cui si possono aggiungere gli eventuali test sulla saliva disposti da alcune nazioni ospitanti ed un’applicazione di tracciamento.
Poi prosegue: “Siamo capaci di isolare e testare le persone che hanno avuto contatti con un positivo”. Aggiunge inoltre che ci saranno diverse metodologie di affrontare l’eventuale minaccia del virus: “Se un tracciato si trova in campagna, la situazione è diversa da quella di una città. Qui paragona Singapore e Vietnam: “A Singapore ci sarà un’organizzazione medica differente. Il governo potrebbe disporre la quarantena di due settimane all’intero paddock prima di poter gareggiare”.
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