Flavio Briatore attacca il governo per la gestione dell’emergenza coronavirus. “Sono pazzi, non capiscono niente. Non ci dicono nulla, non ci danno date e norme” dice 
Flavio Briatore si scaglia contro il governo. Come già accaduto in passato, durante la gestione dell’emergenza coronavirus, l’imprenditore attacca i ministri, non solo quelli attualmente in carica, e la task force a cui la classe politica si sta affidando per la gestione delle questioni più critiche legate all’emergenza.
Briatore prende spunto dalla partecipazione dell’ex ministro Toninelli a una puntata del programma Diritto e rovescio su Rete 4. Sostiene che i politici in questo periodo si stiano riempiendo la bocca parlando di soldi, di miliardi. Ma non ha evidentemente fiducia. “Questi soldi non arriveranno mai” dice.
Briatore si rivolge direttamente ai suoi “amici ristoratori“, ai gestori delle discoteche. Settori particolarmente colpiti dalla crisi sanitaria ed economica e soprattutto dall’incertezza sui tempi della ripresa. “Non ci dicono niente, non ci spiegano cosa succede, non ci dicono quale sarà il nostro futuro” accusa Briatore.
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Briatore, il video dell’attacco al governo
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Secondo l’imprenditore, le modalità in cui è stata gestita l’emergenza coronavirus e avviata la fase due ha finito per mettere a repentaglio i lavoratori, non solo quelli stagionali. “Noi sulla spiaggia di Forte dei Marmi non possiamo lavorare, come tanti altri” spiega. “Eppure non ci danno le norme, non ci dicono le date. Ci lasciano nell’incertezza. Siamo in balia di virologi, matti, incompetenti, c’è di tutto. Abbiamo fatto task force di gente che non ha mai fatto nulla. E parlano, ma è tutta teoria. Prendessero un bagnino in questa task force, sarebbe più utile“.
Infine, Briatore critica le scene delle persone ammassate sui Navigli a Milano, e difende la protesta dei ristoratori, sempre a Milano. “Io l’ho trovata splendida, avevano tutti le mascherine, erano distanziati” ha detto Briatore. “Questa è gente disperata, loro invece arrivano e fanno le multe“. Un chiaro messaggio di critica, un’altra presa di posizione forte contro l’attuale classe dirigente.
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