Ferrari in crisi, per Binotto fiducia a tempo: Elkann studia la svolta

Mattia Binotto si gioca il suo futuro in Ferrari. Il presidente John Elkann vuole risultati e intanto prepara dei cambiamenti per la scuderia di Maranello.

Binotto Elkann
John Elkann e Mattia Binotto (Getty Images)

Il Gran Premio d’Ungheria sembrava poter essere un’occasione di parziale riscatto per la Ferrari, assolutamente non competitiva nei primi due GP in Austria. Tuttavia, anche il weekend ungherese ha lasciato molta delusione.

Sebastian Vettel ha chiuso la gara al sesto posto, ottenendo forse qualcosa in più del reale valore della SF1000. Invece Charles Leclerc è addirittura finito fuori dalla zona punti, concludendo in undicesima posizione al traguardo. Un avvio di stagione negativo per la scuderia.

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Ferrari, Binotto rischia il posto?

Mattia Binotto
Mattia Binotto (Getty Images)

Il team principal Mattia Binotto è al centro delle critiche in questo periodo. La gestione interna della squadra non sta risultando la migliore possibile e probabilmente ha troppe responsabilità addosso.

Il progetto 2020 è pieno di lacune e serve cambiare rotta. A Maranello stanno lavorando intensamente per portare nel prossimo doppio appuntamento a Silverstone una SF1000 maggiormente competitiva. Fino al GP di Gran Bretagna non ci saranno cambiamenti all’interno del team.

Secondo quanto spiegato dal Corriere dello Sport, il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Louis Camilleri vogliono dare fiducia ancora fiducia a Binotto fino a Silverstone.

Se la Ferrari riuscirà a fare dei passi avanti, il team principal potrà cambiare alcuni responsabili e continuare a guidare la squadra. In caso contrario, l’ingegnere italo-svizzero rischierebbe fortemente il posto. Elkann e Camilleri stanno già studiando opzioni alternative.

Va detto che “tagliare la testa” di Binotto non risolverebbe affatto tutti i problemi. C’è un problema di organizzazione interna che va assolutamente sistemato. E forse bisogna anche ripensare ad alcune figure che occupano cariche importanti, ma non si stanno rivelando all’altezza.

Tra coloro che sono stati messi in discussione ci sono David Sanchez, numero uno del team di sviluppo aerodinamico, ed Enrico Cardile, capo del progetto della vettura 2020. Anche il loro futuro pare appeso a un filo.

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