Ferrari, la riorganizzazione non convince tutti: i dubbi di Ralf Schumacher

Pochi giorni fa la Ferrari ha deciso di riorganizzare la sua struttura pensando di velocizzare l’operato della Gestione Sportiva, ma la scelta fatta non convince Ralf Schumacher.

Ralf Schumacher
Ralf Schumacher, ex pilota di ex pilota di Jordan, Williams e Toyota (Foto: Getty Images)

Pochi giorni fa la Ferrari ha annunciato di avere messo in atto una riorganizzazione tecnica, che ha portato alla creazione dell’area Performance Development guidata da Enrico Cardile, che potrà contare nella sua attività quotidiana sul supporto di Rory Byrne. Una scelta ritenuta inevitabile ai piani alti di Maranello per provare ad arginare almeno in parte all’incapacità della scuderia di essere competitiva in questa stagione di Formula Uno. Anzi, le difficoltà emerse sono addirittura più pesanti probabilmente di quanto si sarebbero aspettati i più scettici.

Non manca, però, chi nutre dubbi su questa soluzione. Si è arrivati infatti ad abbandonare la struttura orizzontale che era stata fortemente voluta da parte di Sergio Marchionne, uno di cui si sente nettamente la mancanza in questa fase così difficile. Si pensa invece in questo modo di permettere alla Gestione Sportiva di poter rispondere in maniera veloce ai problemi che potrebbero manifestarsi. Anche chi sta provando ad analizzare la situazione dall’esterno non riesce a nascondere le perplessità: si tratta di uno che non solo conosce bene il Circus, ma anche, almeno indirettamente, l’ambiente del “Cavallino”: Ralf Schumacher.

Binotto
Mattia Binotto, team principal della Ferrari (Foto: GettY Images)

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Le ultime novità in casa Ferrari: i dubbi di Ralf Schumacher

La stagione è solo agli inizi, ma la Ferrari è apparsa subito in difficoltà. Non solo rispetto alla Mercedes, che ha mostrato un predominio difficile da contrastare, ma anche rispetto ad altre realtà che erano considerate sulla carta meno competitive. Questo ha spinto così Maranello ad attuare i cambi di struttura annunciati solo pochi giorni fa. Sarà davvero la scelta giusta? Solo il tempo potrà dircelo, anche se Ralf Schumacher non sembra esserne così convinto.

Analizzando la situazione in maniera fredda mi sembra che le decisioni che sono state prese recentemente vogliano dimostrare la volontà di mettere in atto un cambiamento. Io però non posso nascondere di avere qualche dubbio sulla sua reale efficacia” – sono le parole del tedesco a Sky Deutshland.

Forse, in considerazione della situazione attuale sarebbe stato meglio arrivare a prendere decisioni più drastiche. L’unica novità reale sta infatti nei maggiori poteri affidati a Rory Byrne, fondamentale durante l’era dorata targata Schumacher, Todt e Brawn. Schumi jr. può analizzare il quadro con lucidità grazie alla sua lunga esperienza nel Circus: “Le vetture attuali sono decisamente complesse rispetto a quanto accadeva qualche anno fa – continua -. Ora se si verifica un problema tecnico può diventare complesso trovarne l’origine. La monoposto ha certamente difficoltà nell’essere competitiva, difficile pensare che tutto possa essere risolto in tempi brevi, difficilmente prima dell’arrivo dell’inverno”. Insomma, le aspettative non sembrano essere davvero delle migliori, soprattutto ora che si avvicinano le due gare di Silverstone dove l’apporto della power unit svolge un ruolo fondamentale nella prestazione.

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