Marquez, il mea culpa di Puig: “Ho commesso un errore con Marc”

Ormai da mesi Marc Marquez è lontano dalle gare, ma per la prima volta Alberto Puig riconosce di avere commesso uno sbaglio sollecitando il campione del mondo a rientrare a pochi giorni dall’infortunio.

Puig
Alberto Puig (Foto: Getty Images)

Marc Marquez è il grande assente di questa stagione di MotoGP, in cui tornerà a gareggiare solo nel finale, ma impossibilitato a confermarsi campione del mondo, come accaduto negli ultimi anni. Non vederlo gareggiare ha influito notevolmente sull’andamento del campionato, caratterizzato da un notevole equilibrio; ancora oggi che siamo ormai arrivati a metà dell’annata appare difficile indicare con certezza chi riuscirà a succedergli nell’albo d’oro. Lo spagnolo, anche di fronte a questo momento difficile, non ha mai perso lo spirito da combattente che ha sempre mostrato in pista e aveva provato a rientrare già pochi giorni dopo il primo intervento chirurgico (a causa di una complicanza è poi finito sotto i ferri per una seconda volta). Il dolore si è poi rivelato troppo forte e lo ha spinto a desistere da quell’impresa.

A distanza di mesi da quel momento, è Albert Puig, tema manager della Honda, a prendersi la responsabilità di quanto accaduto. Provare a tornare in pista a distanza così ravvicinata ha provabilmente inciso sull’infortunio e allungato i tempi.

Marc Marquez
Marc Marquez (Getty Images)

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Marc Marquez assente ormai da mesi: la presa di coscienza di Puig

L’assenza di Marc Marquez dalle gare ha influito pesantemente anche sul rendimento della Honda, che non è quasi mai riuscita a essere competitiva per le posizioni più importanti in gara. Con il senno di poi la scuderia giapponese ritiene sia stato sbagliato affrettare i tempi per il rientro in gara del campione del mondo, ormai fuori da mesi.

“Non immaginavamo che la placca che era stata inserita nel braccio di Marc avrebbe potuto rompersi – sono le parole di Alberto Puig, riportate da Corsedimoto.com -. Se solo avessimo pensato a questa possibilità gli avremmo impedito di fare anche solo un tentativo per correre nella seconda gara di Jerez, arrivata a pochi giorni dal suo infortunio. Probabilmente quello che è accaduto ha preso in contropiede anche i dottori. Marc non è comunque uno sprovveduto, conosce il suo fisico e ha seguito in maniera scrupolosa i consigli dei medici. Noi gli avevamo dato l’ok fidandoci del parere di chi lo stava seguendo”.

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