Franco Morbidelli è incorso in un incidente nella tappa del Rally di Monza. Il pilota ne spiega la dinamica, raccontando altresì le sensazioni al volante 
Sabato 5 dicembre, Franco Morbidelli è stato protagonista di un incidente a bordo della sua Hyundai i20, terminando quindi la giornata in anticipo. Tuttavia, forse, a “rincuorarlo” ci hanno pensato alcuni rivali ben più esperti di lui al volante di una quattroruote, usciti con un’auto malconcia dalla prova. Tra questi, figura il leader del Mondiale, Elfyn Evans, costretto anche lui ad arrendersi alle condizioni metereologiche avverse.
Per fortuna, il rider Yamaha Petronas è uscito illeso, così come tutti gli avversari. Pertanto, potranno riprovarci domenica, per tentare di recuperare il terreno perso.
E’ stato il Morbido stesso a spiegare al pubblico la dinamica dell’incidente, raccontando altresì le sensazioni provate alla guida di una macchina da rally e le differenze con la MotoGP.
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Morbidelli, l’incidente a Monza e le differenze tra il Rally e la MotoGP
“Ho dovuto lasciare l’auto a 80 km dall’Autodromo – spiega Morbidelli scherzandoci su -. Con tutta quella neve era davvero complicato. La strada era praticamente tutta innevata, con un’unica traiettoria seguibile. Però, durante il trasferimento, mi sono rilassato un momento e ho toccato il muro, piegando un braccetto. Questa piccola disattenzione mi ha costretto a fermarmi“.
Pertanto, a detta dell’italo-brasiliano, le differenze tra la sua categoria e il rally sta proprio in questo aspetto: “Nel rally ogni minimo errore costa molto caro, basta pochissimo per uscire di scena, più che sulle moto“.
Ciononostante, Morbidelli è molto contento di questa esperienza, spiegando come “l’ambiente del rally sia molto più rustico e semplice rispetto al Motomondiale, ma al contempo affascinante“. Un fascino sicuramente diverso da quello delle competizioni delle due ruote, ma la passione tra gli addetti si fa molto sentire, riuscendo a trasportare anche il pilota romano.
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