Dpcm Natale: spostamenti per raggiungere parenti o congiunti, le novità

Gli spostamenti per far visita parenti o congiunti sono consentiti? Il Governo nelle sue Faq ha risposto anche a questa domanda, considerato l’ultimo DPCM in vigore dallo scorso 4 dicembre. 

Nuovo DPCM spostamenti congiunti parenti
(Getty Images)

Il nuovo Dpcm del 4 dicembre ha confermato la suddivisione dell’Italia in tre aree in base ai differenti scenari di rischio. Differenti le disposizioni vigenti in base alla collocazione in una piuttosto che in un’altra zona. Per fare chiarezza, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato delle Faq riguardanti quelle che saranno le restrizioni in vigore fino al prossimo 20 dicembre. Da quella data sino al 6 gennaio, invece, il Governo ha elaborato misure più stringenti in vista del Natale.  La domanda più frequente riguarda la possibilità di visita a parenti o congiunti in zona gialla, arancione e rossa.

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Nuovo DPCM, spostamenti per fare visita a parenti e congiunti: le Faq del Governo

Rubano auto Sarzana padre
Carabinieri (Getty Images)

Quali sono le regole valide nella mia area per gli spostamenti? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? E a trovare parenti o congiunti?” è questa una delle Faq relative agli spostamenti che più di frequente si stanno ponendo i cittadini. Il Governo ha, quindi, risposto puntualmente fornendo indicazioni in base alla diversa collocazione all’interno degli scenari di rischio della Regione interessata.

AREA GIALLA

Dell’area Gialla, attualmente fanno parte Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto.

In queste Regioni, in merito alla domanda relativa alla possibilità di raggiungere parenti e congiunti il Governo riporta che gli spostamenti sono consentiti dalle 5 alle ore 22 senza alcun obbligo di fornire motivazioni sui propri spostamenti. Dalle 22 alle 5 del mattino, invece, vige il cosiddetto coprifuoco per cui è fatto divieto di lasciare la propria abitazione fatte salve comprovate esigenze di salute o lavorative, nonché stato di necessità.

Entrando sempre più nello specifico il Governo ricorda come sia fortemente raccomandato evitare di ospitare in casa persone che non facciano parte del proprio nucleo familiare, a meno ché non strettamente necessario.

AREA ARANCIONE

Dell’area arancione, in forza dell’ultimo Dpcm, fanno parte  Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta. Qui i divieti si fanno più stringenti eccezion fatta per il coprifuoco, considerato che valgono le medesime misure previste per la zona gialla.

In zona arancione è, invece, vietato recarsi fuori dal proprio Comune di residenza 24 ore su 24 quindi di conseguenza anche poter lasciare la propria Regione, eccezion fatta ovviamente per le comprovate ragioni di necessità, che si tratti quindi di motivi di lavoro, studio (ad esempio svolgere didattica in presenza in un luogo diverso da quello di residenza), salute o per poter usufruire di servizi che all’interno del proprio Comune di residenza non sono disponibili. Si pensi ad esempio alle Poste; non tutti i centri posseggono tale ufficio.

Come per la zona gialla anche qui il consiglio è quello di non ricevere in casa persone diverse dai conviventi, salvo che per impellenti esigenze.

AREA ROSSA

In zona rossa, con l’ultimo Dpcm, è rimasto solo l’Abruzzo. In tale regione vige un rigido lockdown. Sono vietati tutti gli spostamenti, anche all’interno del proprio Comune, che se effettuati devono essere dettati da tassative ipotesi: stato di necessità, motivi di salute e comprovate esigenze lavorative.  È altresì vietato far visita a parenti ed amici sia al chiuso che all’aperto. Ad essere consentiti solo gli spostamenti per svolgere didattica in presenza, ove sia stata prevista. Senza una valida ragione, in conclusione, è obbligatorio restare a casa.

Nelle Faq del Governo sull’ultimo Dpcm in vigore dal 4 dicembre, non vengono inserite eventuali ulteriori disposizioni emanate dalle Regioni, ma solo quelle valide a livello nazionale. Per conoscere se nel proprio territorio sono in vigore norme differenti, invitiamo i lettori a consultare i siti istituzionali delle Regioni di interesse.

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