Ragazzini contro le Auto in corsa, allarme in Puglia: ipotesi sfida social

Diverse le segnalazioni in merito a quanto accaduto negli ultimi giorni a Gallipoli, dove alcuni ragazzini si sarebbero gettati contro le auto in corsa, incuranti delle possibili conseguenze.

auto in corsa
Auto: (Foto: PIxabay)

L’età in cui i ragazzini iniziano ad avvicinarsi ai social network si è ormai abbassata, ma questo aumenta le possibilità che i più piccoli possano entrare in contatto con alcuni malintenzionati con conseguenze decisamente spiacevoli. Emblematico è quello che sta accadendo negli ultimi giorni nella zona di Gallipoli, in provincia di Lecce, dove sono diversi i ragazzini che si sono resi protagonisti di una sfida che ha lasciato a bocca aperta chi ha assistito alla scena.

In diversi, infatti, si sarebbero resi protagonisti di una “prova di coraggio“, che li ha portati a lanciarsi senza alcun timore sulle auto in corsa. Un atteggiamento che mette a rischio non solo chi decide di farlo, ma anche gli stessi automobilisti, completamente ignari di tutto e chiamati ad avere riflessi pronti per evitare di finire fuori strada.

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La nuova sfida tra i ragazzini: è allarme sui social

Secondo quanto riporta Il Messaggero, quello che sta accadendo nella cittadina pugliese, una delle mete preferite durante il periodo estivo, si è diffuso velocemente sui social. In diversi hanno infatti voluto lanciare l’allarme prima che episodi di questo tipo possano provocare gravi conseguenze.

Ci sono dei ragazzini che hanno tra i 10 e i 12 anni che si ritrovano in Viale Europa e si nascondono dietro le auto parcheggiate – si legge in un post pubblicato su Facebook -. Non appena intravedono i fari di un’auto che sta arrivando si lanciano in mezzo alla strada”.

Questa non è comunque l’unica segnalazione, a conferma di come il fenomeno stia diventando sempre più diffuso. Un’altra zona che si invita a tenere sotto controllo è quella nei pressi della Chiesa della Madonna della Purità.

Ma c’è un aspetto che preoccupa ulteriormente e che genera forte preoccupazione. I primi riscontri di un comportamento simile da parte di ragazzini che con ogni probabilità frequentano le scuole medie risale allo scorso autunno a Napoli. Anzi, l’accaduto è stato ripreso dalle telecamere di uno smartphone per poi essere pubblicato su Tik Tok, social utilizzato soprattutto dai giovanissimi.

La Polizia ha comunque deciso di non restare inerme, ma anzi, pur in assenza di una denuncia, ha iniziato a perlustrare le aree coinvolte.

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