MotoGP, a Portimao debuttato i pannelli luminosi in pista: a cosa servono

Il Gran Premio Portomao MotoGP segnerà il debutto dei pannelli luminosi in pista, che saranno presenti in tutte le gare della stagione.

pannelli luminosi
Gara MotoGP (Foto: Getty Images)

Il Gran Premio di Portimao di MotoGp non segnerà solo il ritorno in pista di Marc Marquez, a quasi un anno di distanza dalla frattura all’omero, ma sarà ricordato anche per il debutto di una serie di 22 pannelli luminosi a LED che saranno utilizzati sui circuiti fino al termine della stagione. La loro installazione sarà prevista in ogni pista a seguito di una direttiva congiunta tra FIM e FIA grazie a un accordo raggiunto tra Dorna Sports, la società che gestisce il Motomondiale ed EM Motorsport, azienda che si occuperà della fornitura.

Questo nuovo accessorio si pone l’obiettivo di aumentare la visibilità, ma allo stesso tempo di fornire in tempo reale informazioni sulle condizioni della pista, che potrebbero rivelarsi fondamentali soprattutto se è da poco avvenuto un incidente. Il livello di sicurezza per i piloti sarà quindi più elevato.

Potrebbe interessarti – Marquez carico per il rientro a Portimao: “Volevo esserci già in Qatar”

Nuovi pannelli luminosi in MotoGp: la loro funzione in pista

Le caratteristiche dei pannelli digitali installati in MotoGp li rendono ideali per poter visualizzare in maniera chiara le informazioni anche in caso di condizioni meteo avverse nonostante l’alta velocità a cui corrono i piloti. Questo ha permesso di ottenere l’omologazione da parte di FIA e FIM grazie all’utilizzo di una luminosità di 64.000 luci per metro quadrato.

Nelle due ruote si è deciso di sfruttare sia i T1 sia i T2. I primi verranno utilizzati nelle aree di lunga percorrenza e sui rettilinei veloci, mentre gli altri nel resto del circuito. A distinguerli sono non solo le dimensioni, ma anche le prestazioni.

La gestione dei dispositivi sarà effettuata dalla Race Control, che potrà modificare i messaggi in maniera istantanea quando sarà necessario. Un Commissario di gara, invece, avrà il compito di gestire la console in modo tale da individuare la presenza delle bandiere gialle. Particolare attenzione sarà rivolta al punto in cui saranno collocati in modo tale da renderli in linea con gli occhi dei piloti secondo le indicazioni del FIM MotoGP Safety Officer.

Tra i primi ad accogliere in modo favorevole questo cambiamento ci sono proprio i piloti. Ad esprimersi a favore anche Valentino Rossi, che aveva sottolineato tempo fa le difficoltà nell’individuare le bandiere gialle.

 

Impostazioni privacy