Prezzo benzina, l’aumento non si ferma: il costo a inizio novembre

Il prezzo Benzina continua a lievitare ormai da mesi. Il Codacons lancia l’allarme: la situazione è insostenibile per molti italiani.

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Rifornimento Auto (Foto: Getty Images)

Non accenna a fermarsi la corsa al rialzo del prezzo dei carburanti, nonostante gli appelli arrivati a più riprese dalle assciazioni impegnate nella tutela dei consumatoro. La situazione perdura infatti ormai da mesi e non può che essere considerata come l’ennesima beffa per le tasche degli italiani, già alle prese con numerosi altri aumenti.

Le ultime segnalazioni confermano un quadro tutt’altro che incoraggiante. In diversi distributori della Penisola si è arrivati infatti addirittura a superare la soglia di 2 euro al litro per la benzina. Chi ha avuto la possibilità di spostarsi in occasione del Ponte del 1° novembre ha in molti casi affrontato un salasso per il rifornimento della propria vettura.

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Rifornimento carburante (Foto: Getty Images)

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Prezzo Benzina sempre più alto: la nuova segnalazione del Codacons

E’ il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, a lanciare l’allarme sull’ennesimo aumento del prezzo benzina, che prosegue in modo ormai inarrestabile da mesi.

“Questi aumenti hanno aggravato la spesa degli italiani che si sono spostati in auto in occasione del Ponte dell’1 novembre – ha sottolineato – Si registrano ancora una volta rincari dei listini alla pompa, da Nord a Sud Italia. La benzina in modalità servito ha ormai superato quota 2 euro al litro. Oggi un pieno di verde o di gasolio può arrivare a costare 20 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020″.

Ancora una volta sono gli italiani, molti dei quali già stremati dalle conseguenze del post pandemia, a fare le spese di questa situazione: “Questa situazione avrà ripercussioni negative sul potere d’acquisto dei consumatori e sui consumi di Natale. C’è il rischio concreto che ci siano conseguenze devastanti per le tasche degli italiani” – ha concluso Rienzi.

 

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