Marquez, un altro dubbio: gli infortuni ne hanno minato una “certezza”

Marquez, il commentatore di Sky Mauro Sanchini si sofferma sul momento del pilota iberico

Marc Marquez
Marc Marquez (La Presse)

Mauro Sanchini è una figura centrale per gli amanti della MotoGP che seguono le gare in tv, una solida spalla per Guido Meda con cui forma una coppia capace di rendere ancora più entusiasmanti i Gran Premi. Voce simpatica ed esperta, capace di cogliere i dettagli tecnici più nascosti dei prototipi e renderli di dominio pubblico per i fan.

Ai microfoni di ‘Motosprint’, in occasione di Eicma tenutasi a fine novembre, Sanchini traccia un bilancio oggettivo e lucido sulla stagione appena conclusa e che ha visto il trionfo iridato di Yamaha e Fabio Quartararo, al termine di un campionato entusiasmante fino all’ultimo giro di Valencia. “Fabio Quartararo ha confermato i favori dei pronostici, ma soprattutto abbiamo assistito ad una bella sfida tra Yamaha e Ducati, all’esplosione di Enea Bastianini con due podi bellissimi… E’ stata una stagione ricca fino all’ultimo giro“.

E sarà altrettanto entusiasmante il 2022 con Pecco Bagnaia che si erge a favorito per lo scettro iridato: “Sono orgoglioso di essere italiano e il mio tifo va ai piloti italiani. Importante vedere Bagnaia e Ducati così, abbiamo visto il continuo di Dovizioso con una Casa italiana“.

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Marquez, l’opinione di Sanchini

Che stagione sarà la prossima? Innanzitutto bisogna fare i conti con il ritorno di Marc Marquez, la cui presenza è ancora in dubbio dopo il recente infortunio in allenamento. Se ritornerà rivedremo ancora quel fenomeno capace di spingere sempre al limite? “Il 2021 si è chiuso malissimo per Marc Marquez, è dal 2020 che gli sta andando tutto male – sottolinea Mauro Sanchini -. Quando cadi cinquanta volte a stagione e non ti fai neppure uno striscio, quando ti rialzi sempre al volo ti senti invincibile. Quella invincibilità la trasformi in decimi. Poi prima il braccio e poi l’occhio minano questa invincibilità“.

Valentino Rossi
Valentino Rossi (La Presse)

Dal prossimo anno dovremo abituarci ad un Mondiale senza Valentino Rossi, dopo 26 anni di rinomata carriera nel Motomondiale. “A Valencia è stata una bella festa, peccato non abbia festeggiato un Mondiale vinto. Tutta la storia di Vale è un bel film che si è chiuso, da marzo partiremo con una MotoGP di una nuova era, fatta di tanti piloti giovanissimi e un livello molto alto ed esasperato“.

Ci sarà anche una “new entry” abbastanza discussa come Darryn Binder, fratello di Brad, che salta in classe regina direttamente dalla Moto3. Un “volo pindarico” che ricorda quello di Jack Miller… “Darryn Binder va forte, è capace di andare forte. Non è ancora pronto per la MotoGP e meritava di crescere diversamente. Però magari ci smentisce, in Qatar vince il GP e diremo che il ‘Sanchio’ ha sbagliato“.

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