Localizzata una Ferrari F40 appartenuta a Uday Hussein. Se ne erano perse le tracce quattro anni fa. Determinante il contributo della community di appassionati sul web 
Una missione apparentemente impossibile è stata compiuta con l’aiuto di Internet. Lo youtuber Ratarossa è infatti riuscito a localizzare e a ritrovare una Ferrari F40 appartenuta a Uday Hussein, figlio di Saddam e in passato anche feroce presidente della Federcalcio irachena.
La missione è il risultato di un pregevole lavoro collettivo, che parte quattro anni fa dalla pubblicazione di un video, da parte dello stesso Ratarossa, in cui si vedevano foto della supercar abbandonata in qualche punto non meglio specificato del Medio Oriente, in mezzo alla sabbia. Alcuni spettatori sono riusciti a individuare il luogo in cui erano state scattate le immagini. L’auto si trovava a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno.
La Ferrari è stata effettivamente individuata. Era in un pessimo stato, coperta di sabbia con diversi pezzi mancanti.
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L’operazione di salvataggio della Ferrari F40
“Big Chris” Smith del Gas Monkey Garage aveva rinunciato allora alla possibilità di trasportare la Ferrari nel Regno Unito. E da allora se ne erano nuovamente perse le tracce.
La Ferrari, è questa la scoperta dopo il nuovo avviso di ricerca lanciato una settimana fa dallo stesso Ratarossa, è ancora in Iraq. Uno specialista belga è riuscito nel frattempo a compiere un miracolo: ha pulito il motore e ripristinato tutta l’elettronica. La supercar è in condizioni decisamente migliori, anche se non ancora perfette come rivela The Drive. Difficile, per esempio, che siano stati cambiati i serbatoi: un’operazione probabilmente necessaria, nonostante la Ferrari abbia percorso solo 3.700 chilometri.
In ogni caso, la Ferrari F40 appartenuta a Uday Hussein oggi è protetta in un garage. L’attuale proprietario ha richiesto 1,150,000 dollari per separarsi dalla Ferrari. Una cifra certo non alla portata dello youtuber Ratarossa. Gli resta però la soddisfazione di aver completato una missione impossibile, con l’aiuto della comunità di Internet.
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