In un video per i canali ufficiali della MotoGP, Jorge Lorenzo ha ricordato la sua più bella vittoria. Ha indicato il suo primo successo in 125, al GP Brasile 2003 
Il sole rimbalza sull’asfalto e sembra che lo sciolga. Crea riflessi liquidi, in una domenica caldissima a Rio de Janeiro. E’ il 20 settembre del 2003, si corre sul circuito di Jacarepagua, intitolato a un’icona della Formula 1 come Nelson Piquet.
Oggi il tracciato non esiste più, al suo posto è stato costruito il parco olimpico teatro di più di metà delle gare dei Giochi 2016. Allora, però, quella domenica di settembre, a Jacarepaguà l’orgoglio nazionale saliva da ogni curva nelle immagini sfocate dell’epoca. I cordoli spessi a strisce gialle e verdi, i colori della bandiera cari anche ai tifosi del bel calcio in tutto il mondo, diventano un manifesto.
E’ colorata anche la Derbi 125 del pilota più giovane di tutti, Jorge Lorenzo. Ha sedici anni, e non è mai andato oltre il sesto posto. Ma dà battaglia sulla sua moto rossa e verde. In quella classe 125 gareggiano anche altri teenager che sognano un grande futuro e lo avranno: Dani Pedrosa, Casey Stoner, Andrea Dovizioso, Tony Elias.
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GP Brasile, il primo trionfo di Jorge Lorenzo
“Mi son tolto un gran peso dalle spalle” ha detto Lorenzo in un video recente sui canali della MotoGP ricordando quel gran premio. Ha capito che il pilota sarebbe stato il suo lavoro, che le corse avrebbero rappresentato la sua vita.
In Brasile, Lorenzo dà spettacolo. Infila una serie di sorpassi all’esterno che lasciano senza fiato. Nasce quel giorno uno dei suoi soprannomi più duraturi, “Por Fuera” (per fuori, all’esterno, appunto).
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Lorenzo batte tutti e taglia il traguardo con le braccia spalancate. Ai box, festeggia anche il team manager Giampiero Sacchi, che fatica a nascondere la gioia sotto i Ray Ban. Una gara difficile, uno show, quello di Lorenzo. L’inizio di una grande storia.
