Michael Schumacher vicino a un altro team ai tempi della Ferrari, il retroscena

Nel 2000, Michael Schumacher avrebbe potuto passare in un altro team. Il primo incontro a Montecarlo nel 1999. I dettagli

Michael Schumacher stava per firmare per la McLaren: perché restò in Ferrari
Michael Schumacher stava per firmare per la McLaren: perché restò in Ferrari (foto Getty)

L’epoca d’oro di Michael Schumacher con la Ferrari avrebbe potuto non esserci mai. Il tedesco ha conquistato il primo titolo mondiale per la Rossa di Maranello nel 2000. Ma in quella stagione avrebbe potuto correre per la McLaren. L’ha svelato l’allora team principal della scuderia di Woking, Ron Dennis, il 18 febbraio del 2005.

Dennis ha incontrato Schumacher in occasione del GP Montecarlo del 1999, una stagione che si sarebbe conclusa con il secondo e ultimo trionfo nel Mondiale di Mika Hakkinen, icona McLaren e grande rivale di Schumacher.

“Avremmo potuto raggiungere un accordo” ha ammesso Dennis. Avrebbe potuto aiutare anche il legame tra la scuderia e la Mercedes, che forniva i motori, per cui Schumacher aveva corso nel Mondiale prototipi e alla 24 Ore di Le Mans.

“Ma quando dici a qualcuno se vuole correre per te, e magari il pilota dice sì, allora devi poi essere coerente e fedele al progetto. Se non puoi metterti nella posizione di dare un seguito alla richiesta, allora non farla” ha spiegato Ron Dennis.

Il team principal McLaren ha raccontato che a quelle buone sensazioni iniziali non seguì mai una domanda precisa, un’offerta per poter passare nella sua scuderia. Non è stata una considerazione economica, ha detto. Semplicemente, il frutto della decisione “delle persone con cui quel tipo di scelte vanno discusse” ha detto Dennis. Anche se, ha specificato, aver riconosciuto ad Ayrton Senna un ingaggio molto superiore a quel che il team avrebbe potuto permettersi ha avuto un peso nella decisione.

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Michael Schumacher e la McLaren vicini anche nel 1995

Schumacher e la McLaren vicini anche nel 1995
Schumacher e la McLaren vicini anche nel 1995 (foto Getty)

A Montecarlo, Schumacher e Dennis si erano incontrati anche nel 1995. Schumacher era avviato a conquistare il suo secondo titolo mondiale consecutivo con la Benetton e trattava per un passaggio in McLaren. Anche in quel caso, la premessa della trattativa stava nei buoni rapporti pregressi tra Schumi e la Mercedes.

In quel caso, raccontò il pilota tedesco nel 2006 alla Suddeutsche Zeitung, l’operazione saltò per divergenze di vedute sulla gestione del team. Dennis, ha spiegato, aveva ammesso in quell’occasione che non avrebbe ceduto alla tentazione degli ordini di scuderia. Nemmeno a campionato inoltrato, e in presenza di gerarchie consolidate in termini di punti in classifica nel Mondiale.

Schumacher ha sottolineato in quell’occasione di non aver mai chiesto di essere riconosciuto prima guida del team all’inizio della stagione. “Ma quando diventa chiaro che uno dei due è più veloce e ha più possibilità di vincere, il team deve supportarlo” ha detto Schumi che in effetti dopo l’infortunio a Silverstone si è messo in Ferrari al servizio di Eddie Irvine. Anche se all’irlandese non bastò per vincere il Mondiale nel 1999.

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