John Elkann si è soffermato anche sulla Ferrari e la Formula 1, guardando con ottimismo al futuro della Rossa 
Fa professione di ottimismo John Elkann parlando del futuro della Ferrari in Formula 1. Il presidente (e amministratore delegato ad interim) della Rossa ha rilasciato un’intervista a ‘La Stampa’ in occasione del centenario della nascita del nonno Gianni Agnelli che ci sarà il prossimo 12 marzo. Un’intervista a tutto tondo in cui Elkann non manca di parlare anche della scuderia di Maranello, reduce da un’annata nerissima. Il 2020 della Ferrari è stata, infatti, una stagione da dimenticare.
Da anni non si raccoglieva così poco, da anni il Cavallino rampante non era così poco competitivo. In attesa delle modifiche del 2022, vero anno di svolta per tutte le rivali della Mercedes, nel Mondiale 2021 si spera che Leclerc e Sainz possano essere maggiormente competitivi, anche se riuscire a rivaleggiare con Hamilton e Bottas è quasi impossibile. Il presidente della Ferrari però si mostra ottimista e poggia la sua fiducia anche sulla gioventù della coppia di piloti: la più giovane dal 1968.
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Ferrari, John Elkann: “Gianni Agnelli sarebbe deluso”
E’ a loro che fa affidamento John Elkann per la rinascita della Ferrari. Un rilancio obbligatorio perché, dice il numero uno della Rossa: “Gianni Agnelli oggi sarebbe deluso, come lo siamo tutti noi tifosi della Ferrari“.
Una delusione però dovuta ai risultati dello scorso anno, ma che non deve spegnere l’entusiasmo in vista della nuova stagione. Così Elkann si dichiara “ottimista” e ne spiega anche il motivo: “Abbiamo due piloti giovani che non sono ‘abituati a vincere’ ma hanno voglia di allenarsi per vincere“.
Una frase che richiama quella che Enzo Ferrari rivolse proprio a Gianni Agnelli quando questi gli disse che la Ferrari era ‘abituata a vincere’: “No, siamo allenati a vincere”, la risposta del Drake. Ed allora si punta sulla voglia di Leclerc e Sainz: “Stanno contagiando tutta la squadra con la loro umiltà e determinazione“.
