F1 GP Belgio le Pagelle: Verstappen è la perfezione, Sainz fa il massimo

Di fronte a una prestazione come quella di Verstappen nel gran premio del Belgio di F1 c’è davvero poco da aggiungere, forse una delle sue migliori corse di sempre

Meglio di così è impossibile. O se preferite molto, molto, ma molto difficile. Verstappen offre un nuovo standard alla Formula 1 dopo il suo Gran Premio del Belgio.

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Verstappen, semplicemente incontenibile nel GP F1 del Belgio (AP LaPresse)

Il che vale per lui, ma anche per la Red Bull, semplicemente devastante. Solo che la Red Bull nelle mani di Perez può essere vincente. E in quelle di Verstappen diventa imbattibile.

Le Pagelle del GP F1 del Belgio

Max Verstappen – La facilità con la quale rimonta posizione dopo posizione fino ad arrivare al terzo posto in meno di nove giri è persino irritante. Guida con l’autorevolezza di uno che sembra stare in pista da solo. Salvaguardando gomme e macchine. Riuscendo nella non facile impresa di far sembrare tutto questo estremamente facile. Voto 10 e lode

Sergio Perez – Bravo. Per carità, bravissimo. Ma il testa a testa con Verstappen lo vede mangiare la polvere con una macchina che dovrebbe essere quanto meno competitiva con quella del campione del mondo. Il suo voto è appesantito proprio dal confronto impari con l’olandese. Voto 7

Carlos Sainz – Fa quello che può su una pista dalla quale la Ferrari non si aspettava niente di meglio e sulla quale forse fatica anche più del previsto, in particolare nella gestione delle gomme. Bravo a reggere la pressione di Russell che nel finale si fa davvero molto insistente. Voto 7.5

Charles Leclerc – Se il giochino del pit-stop per le rosse avesse fruttato il giro più veloce saremmo a parlare di “prestazione di carattere”. Invece la strategia è azzardata, il suo errore in pit lane è evidente. E corona un gran premio opaco e sfortunato se ci mettiamo anche l’episodio della visiera a strappo che gli finisce nei freni in avvio. Quell’eccesso di velocità in pit-lane è un errore davvero troppo grave. E forse quell’azzardo poteva essere evitato. Il saldo, per puntare a 11 punti, è che Leclerc ne concretizza solo 8. Voto 5.5

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Sesto posto figlio di un grave errore (AP LaPresse)

George Russell – Abbandonato da Hamilton in una gara in cui le due Mercedes, là davanti, potevano anche creare parecchi problemi alla Ferrari, l’inglese si conferma su valori di eccellenza. Si tiene alle spalle Alonso e regolarizza la prestazione di un’auto che resta un’incognita arrivando a sfiorare il podio. Voto 8

Fernando Alonso – Piloti si diventa, fuoriclasse si nasce. Alonso è un fuoriclasse che riuscirebbe a fare andare forte anche una macchinina a pedali. Fa la voce grossa con Hamilton, litiga con Russell, sorpassa Ocon con un ruggito che resta forse la cosa più bella di questo gran premio e per non farsi mancare nulla ingaggia una lotta generosa e furibonda con Vettel semplicemente per arrivare al sesto posto. Che poi diventerà il quinto dopo la penalizzazione di Leclerc. Dategli una carriola. Farà pure la Dakar. Voto 8

Lewis Hamilton – Ingolosito dalla possibilità di tenersi alle spalle tutti i penalizzati, si fa prendere la mano con un errore maldestro che denota un certo egoismo. Ma siccome la capacità di ammettere gli errori è dei grandi, è bello il modo in cui va a chiedere scusa ad Alonso, uno con cui non è mai andato particolarmente d’accordo, dopo aver pagato con il ritiro un eccesso di foga ingiustificato. Voto 5.

Daniel Ricciardo – Il suo futuro resta un’ipotesi. Ma il presente è opaco. Gara senza slanci, sempre in coda, con l’unica attenuante di essere alla guida di un’auto che – per dirla educatamente – ha ampi margini di miglioramento. Voto 5

Pierre Gasly – Insieme a Ocon è il migliore “degli altri”. Quelli inquadrati poco, che devono ritagliarsi uno spazio dove e come si può. Parte dalla pitlane, rimonta, corre in crescendo, chiude una gara di alto profilo ben al di sopra delle premesse iniziali. Voto 7.5

Nicholas Latifi – Sbatte fuori Bottas con una manovra che su una pista di go-kart di provincia lo porterebbe a pagare i danni e da bere. La sensazione che sia inadeguato comincia a farsi sempre più costante. Voto 4.5

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