Valentino Rossi, la nuova Yamaha M1 per la MotoGP 2021: la scheda tecnica

La Yamaha M1 del team Petronas di Valentino Rossi. Le caratteristiche e le differenze rispetto alla moto di Morbidelli

Valentino Rossi, la nuova Yamaha M1 per la MotoGP 2021: la scheda tecnica
Valentino Rossi, la nuova Yamaha M1 per la MotoGP 2021: la scheda tecnica (foto Getty)

Valentino Rossi al team Petronas è una delle grandi novità del Mondiale 2021 di MotoGP. A parte il colore della livrea e gli uomini nel box, però, per il Dottore cambierà poco. Infatti, Valentino Rossi avrà a disposizione una moto omologa a quella di Maverick Vinales e Fabio Quartararo nel team ufficiale.

Una moto con diverse innovazioni rispetto alla stagione 2020, almeno secondo quanto promesso dal Team director Lin Jarvis. L’obiettivo della Yamaha è di offrire ai piloti una moto più bilanciata rispetto al 2020, con un pacchetto più solido per rendere le prestazioni più costanti da un circuito all’altro.

Rispetto alla versione del 2020, la Yamaha M1 2021 che guiderà Valentino Rossi nel team Petronas presenterà un’aerodinamica rinnovata. I tecnici lavoreranno anche su forcellone e telaio, il punto debole della moto 2020. Non sono da escludere nemmeno interventi a livello di hardware per la gestione complessiva delle prestazioni.

Jarvis ha spiegato che la moto ufficiale 2021 cercherà di avvicinarsi, come filosofia, a quella che l’anno scorso guidava Morbidelli. Come nel 2020, anche in questa stagione il compagno di squadra di Valentino Rossi guiderà una moto diversa. In questo caso, una Spec-A, con un pacchetto che non contiene gli ultimi aggiornamenti.

Nella scorsa stagione, però, Morbidelli si è rivelato il migliore dei piloti Yamaha nella MotoGP. Lo studio delle sue prestazioni, e il confronto con il rendimento degli altri che avevano a disposizione la “full spec”, hanno indirizzato la fase di ricerca e sviluppo per il nuovo modello.

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Valentino Rossi e Morbidelli, due Yamaha diverse: la scheda

La principale differenza nella scorsa stagione riguardava la forma della presa d’aria. Sulla Yamaha di Morbidelli era più larga e posizionata più in basso.

Inoltre, il pilota italiano rimasto fino all’ultimo in lotta per il titolo pilota ha continuato a utilizzare il forcellone in carbonio. Morbidelli ne ricavava un senso di maggiore facilità di guida, anche in curva e nei cambi di direzione. Sentiva infatti la moto più affidabile e precisa in accelerazione, per questo ha mantenuto il vecchio forcellone. Gli altri piloti Yamaha, invece, sono passati alla versione in alluminio.

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