Casey Stoner promuove iniziativa benefica: lo scopo della raccolta fondi

Dal 2018 Casey Stoner soffre di una malattia che gli impedisce di portare avanti anche le azioni della sua quotidianità. Ora si muove in prima persona per aiutare la ricerca.

Stoner
Casey Stoner (Foto: Getty Images)

Ormai da qualche anno Casey Stoner, l’ultimo ad avere conquistato un titolo con la Ducati, è lontano dalle corse, ma non manca di seguire con assiduità quello che accade in quello che considera ancora il suo mondo. In questo periodo non sono mancate le difficoltà per l’australiano, che non ha mai nascosto di avere importanti problemi di salute. La diagnosi è arrivata nel 2018: encefalomielite mialgica, meglio conosciuta come sindrome da stanchezza cronica.

Un problema che tende a essere sottovalutato e di cui si sa ancora poco, ma che può rivelarsi davvero invalidante. I sintomi, infatti, possono portare a non riuscire a portare avanti anche i compiti quotidiani, proprio perché il fisico si sente eccessivamente debilitato. A volte la popolarità di cui può godere un pilota può rivelarsi determinante anche in ambito sanitario ed è per questo che l’ex ducatista ha deciso di farsi promotore di un’iniziativa importante: una raccolta fondi a favore della ricerca, da destinarsi al nuovo Australian Center for Collaborative Research.

Casey Stoner MotoGP
Casey Stoner (Getty Images)

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Casey Stoner cuore d’oro: la raccolta fondi per la sua malattia

In un primo momento è stato difficile anche per Casey accettare di essere malato, proprio perché i sintomi erano quelli di una stanchezza fisica, forse un po’ più forti. Con il trascorrere del tempo e grazie alla conoscenza del suo corpo, lui ha imparato a gestirsi: “A volte mi sento come se avessi dei mattoni ai piedi, che mi impediscono di fare anche i movimenti più semplici – sono le sue parole riportate da Corsedimoto.it -. E’ importante che chi soffra di questo problema come me sappia che c’è una via di uscita. Vogliamo trovare una diagnosi migliore, un regime di trattamento e infine una cura… Questo ci ha portato a organizzare la campagna ‘Help Cure Me’“: mi sono così unito a Emerge Australia, mi auguro che in tanti possano dare un loro contributo”.

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