Formula 1, Ferrari. Mercedes e le altre: tutte le statistiche del Mondiale 2020

I 1924 giri in top 10 delle Mercedes, i 400 GP della Renault, le dieci gare con due piloti Red Bull a punti, la crisi Ferrari. I numeri delle scuderie di Formula 1 nel 2020

Formula 1, Mercedes, Red Bull, Ferrari: tutte le statistiche della stagione 2020
Formula 1, Mercedes, Red Bull, Ferrari: tutte le statistiche della stagione 2020

La stagione 2021 si è trasformata in una parata trionfale per la Mercedes che ha conquistato il settimo titolo costruttori e festeggiato il settimo trionfo di Lewis Hamilton. Le Frecce d’Argento, ridipinte di nero, hanno chiuso la stagione con quindici pole position, tredici vittorie e cinque doppiette.

I piloti Mercedes hanno completato 2031 giri, di cui 1924 in top 10. In tre hanno guidato le Frecce d’Argento nel 2020: Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e George Russell, il dodicesimo ad essere salito su una monoposto del team nella storia della F1. Il GP Sakhir, in cui ha sostituito Hamilton, è diventato così il primo dopo 226 gare in cui non c’era un ex campione del mondo al volante.

La Red Bull, con quasi la metà dei punti rispetto alla Mercedes, ha chiuso al secondo posto come non succedeva dal 2016 nel Mondiale costruttori. Max Verstappen ha ottenuto due vittorie e una pole position particolarmente significativa ad Abu Dhabi, l’unica per un pilota non motorizzato Mercedes in tutto il 2020. Solo in dieci gare su diciassette nel Mondiale, però, il team è riuscito a portare a punti entrambi i piloti: e la differenza di rendimento spiega perché a fine stagione Albon, che ha registrato la peggior qualifica per il team in Ungheria (13°), sia stato sacrificato per far posto a Perez.

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Formula 1: McLaren e Racing Point, i numeri

mclaren ferrari sainz
Carlos Sainz (Getty Images)

Positivo anche il 2020 della McLaren, terza forza del Mondiale, che ha celebrato la miglior stagione dal 2012, con due piazzamenti a podio (Norris in Austria, Sainz a Monza) e 28 qualificazioni per la Q3 in qualifica: solo Mercedes e Red Bull ne hanno di più. Ha chiuso con 202 punti e ben sedici gare a punti, con 1463 giri completati in zona punti sui 1897 portati a termine nel Mondiale.

La McLaren ha lottato fino all’ultima gara per il terzo posto nel Mondiale costruttori con la Racing Point che ha ottenuto quattro podi. Spiccano la pole position in Turchia con Stroll, la prima per la scuderia dal 2009, e la vittoria di Perez a Sakhir, la prima per il team dal 2003, quando ancora si chiamava Force India. Multata di 400 mila dollari perché troppo simile alla Mercedes, ha dovuto sostituire in momenti diversi entrambi i piloti perché positivi al Covid-19, sempre sostituiti da Nico Hulkenberg. Sette i ritiri nel corso del 2020 per i piloti della Racing Point che hanno completato oltre l’85% dei giri previsti e in nove gare su 17 hanno raggiunto entrambi la Q3 in qualifica.

Non è cambiata rispetto all’anno scorso la posizione finale nel Mondiale costruttori della Renault, che nel 2020 ha totalizzato il doppio dei punti rispetto al 2019 e festeggiato anche tre piazzamenti a podio: i due terzi posti di Ricciardo al GP Eifen e al GP Emilia Romagna, il secondo di Ocon a Sakhir. Il team francese, che dal 2021 diventerà Alpine, ha portato almeno un pilota a punti in sedici dei diciassette gran premi della stagione con l’unica eccezione del GP Spagna. Ad Abu Dhabi, la Renault ha raggiunto i 400 gran premi nella sua storia in Formula 1.

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Ferrari, solo tre podi e 14 presenze in Q3

La Ferrari, come noto anche dal nome della vettura per il Mondiale appena concluso, ha raggiunto quota 1000 partenze nella sua storia. Ma la stagione 2020 è la peggiore in quarant’anni, dal sesto posto nel Mondiale costruttori del 1980. Senza vittorie, la Ferrari ha chiuso la stagione con soli tre podi: due di Leclerc e uno di Vettel. I due piloti non si sono mai qualificati nelle prime tre posizioni. In griglia hanno registrato sei piazzamenti in top-5 e 14 piazzamenti in Q3.

A sorpresa, invece, ha vinto la sua prima gara in dodici anni l’Alpha Tauri, nuovo brand della Toro Rosso, che ha completato la stagione con 107 punti. Si tratta del miglior bottino nella storia della scuderia, che ha chiuso al settimo posto per la quinta volta negli ultimi sette Mondiali. Il successo di Gasly a Monza, sulla stessa pista del primo trionfo in Formula 1 di Vettel nel 2008, ha rappresentato il punto più alto per una scuderia in evidente crescita. Lo dimostrano le 15 gare con almeno un pilota a punti.

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La Williams, primo zero nella sua storia in Formula 1

George Russell Williams F1
(Foto: Getty)

Ha realizzato invece 49 punti in meno dell’anno scorso l’Alfa Romeo, ottava forza del Mondiale. Raikkonen e Giovinazzi hanno portato a casa solo quattro punti a testa, il bottino più basso del team dal 2016 quando ancora si chiamava Sauber. L’Alfa Romeo ha centrato solo otto piazzamenti in Q3 ma ha mostrato anche una notevole affidabilità. I piloti hanno infatti completato il 91,7% dei giri possibili, secondi solo alle Mercedes.

Ha fatto ancora peggio la Haas, che ha ottenuto solo tre punti nell’anno in cui ha festeggiato le 100 presenze nel Mondiale. Il miglior piazzamento è il nono posto al GP Eifel di Grosjean protagonista in Bahrain del rogo che rimane l’immagine più forte del 2020. La debolezza del team si manifesta anche nei risultati delle qualifiche: 28 eliminazioni in Q3, appena 6 presenze in Q2 e un quattordicesimo posto come miglior piazzamento in griglia.

Infine, per la prima volta nella sua storia, la Williams ha chiuso una stagione a zero punti. L’unica piccola soddisfazione è rappresentata dalle nove qualificazioni in Q2 di George Russell, sulle dieci complessive nel 2020 della scuderia che ha visto i suoi due piloti in zona punti per appena 86 giri in tutta la stagione.

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