Formula 1: Grosjean, Hamilton nei 10 momenti top del 2020 – Video

Formula 1, i record di Hamilton e il rogo di Grosjean, le mille della Ferrari, la prima vittoria di Gasly e Perez. I dieci momenti da ricordare del 2020

Formula 1, i dieci momenti da ricordare del Mondiale 2020 - Video
Formula 1, i dieci momenti da ricordare del Mondiale 2020 – Video

Diciassette gare in 24 settimane, 13 piloti diversi sul podio e in due hanno conquistato la prima vittoria in carriera. E poi c’è Lewis Hamilton che ha riscritto ogni record. Un Mondiale dominato dalle Mercedes, il 2020 di Formula 1, ma comunque denso di emozioni. Ne abbiamo isolate dieci. E ovviamente, la copertina non può che andare al campione del mondo

Formula 1: Hamilton vince su tre ruote, poi fa la storia

Il britannico ha dimostrato di poter vincere anche con una ruota in meno. L’ultimo giro a Silverstone resta iconico, e insieme rivelatore delle differenze interne tra lui che chiude su tre ruote l’ultimo giro e trionfa e Bottas che, con un problema identico e quasi contemporaneo, precipita indietro in classifica.

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Si è capito subito che per il settimo titolo sarebbe stata solo questione di tempo. Il momento più intenso della stagione resta la cerimonia di premiazione del GP Eifel, quando Hamilton ha raggiunto le 91 vittorie di Michael Schumacher, eguagliando un record che appariva irraggiungibile. Mick, il figlio di Schumi che correrà con la Haas nel 2021, ha omaggiato il futuro campione del mondo con un casco di suo padre.

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Verstappen e la Ferrari, emozioni e anniversari

Sebastian Vettel
La Ferrari con la livra speciale per il GP numero 1000

La Formula 1 ha celebrato i settant’anni di storia del Mondiale. Si correva anche prima del GP Silverstone del 1950, anche se è quella la prima gara del primo campionato del mondo. Per questo, la seconda delle due gare di quest’anno a Silverstone non ha avuto una denominazione geografica. Gli organizzatori l’hanno intitolato GP 70° Anniversario, si è corso pochi mesi dopo la scomparsa di Stirling Moss, uno dei più grandi piloti a non aver mai vinto un Mondiale.

L’ha vinto il primo dei rivali di Hamilton, con l’etichetta di futuro campione già cucita addosso: Max Verstappen. L’olandese, scattato in seconda fila, ha gestito meglio le gomme con una pressione diversa imposta da Pirelli dopo le esplosioni di una settimana prima.

Il Mondiale di Formula 1 ha vissuto di ricorrenze e memorie, come i 400 gran premi della Renault che dall’anno prossimo diventerà Alpine, e soprattutto i mille della Ferrari. Il calendario stravolto dalla pandemia consente alla Rossa di festeggiarlo al Mugello, tracciato aggiunto in calendario come Imola o Portimao, aggiunte molto gradite ai tifosi e agli stessi piloti.

È una festa amara per la Rossa, con una livrea più scura e opaca in omaggio alla tinta della carrozzeria alle origini del Mondiale. Ma cambia poco. La Ferrari completa la stagione peggiore in quarant’anni, dal sesto posto nel Mondiale costruttori del 1980. Senza vittorie, restano i tre soli podi: due di Leclerc e uno di Vettel.

Il tedesco regala un altro dei momenti da salvare della stagione, al passo d’addio. Intona “Azzurro” con parole modificate per l’occasione, per salutare la “Rossa”. E passare al rosa dell’Aston Martin, nuova denominazione della Racing Point.

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Formula 1: Gasly e Perez, le prime vittorie

Pierre Gasly F1 GP Monza 2020
Pierre Gasly vincitore GP Monza 2020 di F1 (Getty Images)

Il 2020 è anche un anno di prime volte. Il primo successo di Gasly a Monza, sulla stessa pista del primo trionfo in Formula 1 di Vettel nel 2008, è il punto più alto della stagione migliore nella storia dell’Alpha Tauri/Toro Rosso.

Al GP Italia, Gasly è diventato il primo pilota francese a conquistare un successo in Formula 1 dai tempi di Olivier Panis, che vinse nel 1996 una delle edizioni più “pazze” di sempre a Montecarlo. Gasly aveva allora solo tre mesi di vita.

Il primo in 190 gran premi disputati di Sergio Perez è diventato il suo asso nella manica per ottenere un ingaggio in Red Bull al posto dell’inconsistente Alexander Albon, grande amico di George Russell e Charles Leclerc, che sarà retrocesso a pilota di riserva.

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La pole di Stroll, Russell in Mercedes

George Russell
George Russell (Getty Images)

“Non conta quante volte cadi, ma quante volte ti rialzi”. Lance Stroll ha commentato così, sul suo profilo Twitter, la pole al GP Turchia, la sua prima in carriera. “Non ho parole, non mi aspettavo di riuscirci” ha detto via radio il canadese, che ancora fatica a togliersi di dosso l’immagine del raccomandato di lusso che corre solo perché il padre ha acquistato la scuderia.

“Avevo tanta pressione, avevo solo un tentativo perché dalle gomme da bagnato siamo passati alle intermedie. Ho azzeccato ogni curva, è uno dei momenti più alti della mia carriera” ha detto.

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Non ha vinto la gara, non è salito sul podio, ma al GP Sakhir George Russell ha fatto parlare di sé. Sostituto di Hamilton al volante della Mercedes, è diventato il 152° pilota a scattare almeno una volta in prima fila, e il 177° ad aver percorso almeno un giro in testa.

Ha chiuso al nono posto e con il giro più veloce, penalizzato da errori di strategia e al box che gli hanno tolto una possibile vittoria. Ha conquistato i primi punti della carriera, 343mo pilota a riuscirci in Formula 1, ma gli è rimasta la delusione.

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Grosjean: “Ho visto la morte, l’ho chiamata Benoit”

GP Bahrain
Le drammatiche immagini dell’auto di Grosjean in fiamme (Getty Images)

È infine l’anno del ritorno del fuoco sulle piste di Formula 1. I 28 secondi trascorsi tra le fiamme in Bahrain da Romain Grosjean, che ha visto la morte e l’ha chiamata Benoit, restano tra le immagini più forti del 2020.

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