Nuovo DPCM, Montezemolo attacca il governo: “Tante parole, pochi fatti”

In seguito all’ultimo DPCM annunciato dal governo, Luca Cordero di Montezemolo attacca il governo per i provvedimenti che sono stati annunciati e le tante promesse non mantenute.

Montezemolo
Luca Cordero di Montezemolo (Foto: Getty Images)

L’ennesimo DPCM annunciato oggi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte per provare ad arginare il numero di contagi da Coronavirus in costante crescita negli ultimi giorni sta facendo discutere. Diverse categorie infatti non solo sono scontente, ma appaiono profondamente preoccupate per le restrizioni. Chi stava provando a risollevarsi dopo il lockdown si sente ancora più penalizzato. Ad attaccare l’esecutivo ora ci pensa anche Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari e imprenditore, che non riesce ad accettare un atteggiamento, a suo dire improvvisato, da parte del governo.

Negli ultimi mesi, infatti, a più riprese gli esperti avevano parlato di una possibile seconda ondata in autunno, ma poco è stato fatto per agire in via preventiva. Oggi ci si ritrova così ad avere a che fare con numeri decisamente allarmanti e un’economia che appare allo stremo.

Luca Cordero di Montezemolo
Luca Cordero di Montezemolo (Getty Images)

Potrebbe interessarti – Nuovo DPCM, cosa prevede: le possibili misure anti Covid del governo

Montezemolo attacca il governo: le sue dure parole

Il carattere non è mai mancato a Luca Cordero di Montezemolo e anche in queste parole non usa mezze misure nel criticare pesantemente l’operato dei nostri governanti. L’errore principale è stato quello di farsi trovare impreparati dalla situazione attuale. “Il Paese è bloccato, non c’è una visione a lungo respiro, questo è inaccettabile – sono le sue parole al Corriere della Sera -. Quello che sta accadendo nella gestione del Covid sta rendendo ancora più evidenti problemi di gestione che già c’erano. La situazione attuale è certamente di emergenza, ma non deve essere un paravento per accantonare problemi economici e sociali che sono altrettanto urgenti“.

La pandemia è in essere ormai da mesi ma, a detta di Montezemolo, poche le misure efficaci per provare ad arginarla. Fatto poco anche per aiutare i cittadini in difficoltà: “Abbiamo perso troppo tempo con Stati generali, task force, commissari vari. Io mi sarei aspettato misure più drastiche, che si sarebbero rivelate più incisive. Al momento non è nemmeno chiaro cosa sia possibile fare e cosa no. Tutti gli esperti avevano avvisato un possibile ritorno della pandemia in questo periodo, e invece nessuno li ha ascoltati. Assurda la libertà su movide, discoteche e assembramenti. Il servizio sanitario nazionale e locale andava potenziato, ma nemmeno questo è stato fatto. si è rafforzato il trasporto locale, e i treni disponibili di Italo oggi potrebbero essere utili proprio per rafforzare la sicurezza, la qualità e ridurre l’affollamento dei regionali. E poi, sono ancora pochi tamponi e mascherine, poche le forniture alle scuole. Troppo comodo dare la colpa ai cittadini ritenuti irresponsabili per il loro atteggiamento“.

Gli aiuti ritenuti insufficienti

Montezemolo non si limita però a questo, ma ci tiene a sottolineare anche come si sia fatto poco per aiutare i cittadini che hanno subito importanti perdite in questi mesi. “Tanti annunci e poco altro. A maggio il decreto rilancio prevedeva la creazione di un fondo di circa 1,2 miliardi a sostegno delle imprese di trasporti a mercato, cioè alta velocità e servizio merci, da distribuire in 15 anni. Ora siamo ormai arrivati a novembre, ma quelle si sono rivelate solo parole. E da presidente di Italo non posso che fare una constatazione amara: se non cambierà niente in tempi brevi dovremo fermarci. Sono tantissimi i piccoli imprenditori in difficoltà, allo stremo e vicini a chiudere, se già non lo hanno fatto. Non c’è alcun piano per il futuro, l’emergenza è importante, ma non è l’unico aspetto a cui badare“.

Potrebbe interessarti – Distanziamento in Treno: l’ordinanza del governo in vigore dal 1 agosto

Impostazioni privacy