Jos Verstappen ha raccontato un altro aneddoto riguardante la rigida educazione imposta al figlio Max. Metodi severi che però sono serviti 
Max Verstappen è diventato grande, l’unico a competere con le fenomenali Mercedes nell’ultima stagione di Formula 1. Dopo anni duri, il driver della Red Bull ha già affermato di puntare al titolo nel 2021, supportato da Marko e dall’intero team. Tuttavia, prima di conquistare la maturità al volante, ne ha passate tante, “colpa” della rigida educazione del padre Jos.
Lo stesso Max, non molto tempo fa, dichiarò in un’intervista di esser stato abbandonato dal genitore sul ciglio di un’autostrada, mentre facevano rientro a casa dopo una deludente prestazione in una gara di kart. A tal proposito, Jos ha raccontato un altro aneddoto riguardante i metodi severi con cui ha cresciuto il figlio.
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Jos Verstappen racconta: “Ho colpito più volte Max sul casco”
Padre e figlio sono stati ospiti del podcast CarNext, intervistati dall’ex pilota McLaren David Coulthard. Proprio in questa occasione, Jos Verstappen ha rivelato di aver colpito più volte Max sul casco durante una sessione di prove libere sui kart: “Andava troppo lento. Sono arrivato a colpirlo più volte sul casco e gli ho domandato cosa stesse combinando – prosegue -. Era il Mondiale ed ero certo che avremmo potuto vincerlo“.
Max ha ascoltato attentamente il racconto del padre, aggiungendo che quell’episodio ha rappresentato per lui una tappa cruciale della sua carriera da pilota: “Quando mio padre mi colpì sul casco, mi chiesi perché non riuscissi a guidare come sapevo. Poi lui mi avvertì dicendomi che se quello era il mio massimo avremmo potuto finirla lì. Fu un campanello d’allarme per me“.
Non a caso, da lì in poi il giovane olandese vinse tutte le altre gare, conquistando proprio quel Mondiale che Jos era sicuro di poter vincere. Chissà, se già nel 2021, Max Verstappen riuscirà a coronare il proprio sogno di diventare per la prima volta campione iridato di Formula 1.
