Marc Marquez è tornato in competizione e ha chiuso a Portimao con un settimo poso: la certezza dell’ex pilota sul futuro 
Rieccolo Marc Marquez:lo spagnolo è tornato e lo ha fatto essendo subito competitivo. A Portimao è arrivato un settimo posto che ha il sapore della vittoria visto che l’ultima gara risalita ad oltre 250 giorni prima. Si spiegano così le lacrime a fine corsa, quando il 28enne ha lasciato andare tutta la sua emozione per il ritorno in pista. Il pilota della Honda ha dimostrato di non aver dimenticato come si guida in MotoGP, anche se inevitabilmente ha fatto i conti con le precarie condizioni fisiche. Marquez deve ritrovare la forma migliore, il braccio dovrà riabituarsi a gestire il peso della Honda, tutto accadrà con il tempo. Non troppo secondo un ex campione del mondo che vede il pilota catalano subito competitivo anche per il Mondiale.
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Marc Marquez, Crivillé è certo: “Lotterà per il titolo”
E’ Alex Crivillé, ex pilota spagnolo, campione del mondo nella 125 e nella 500, a dire la sua sul ritorno in pista di Marc Marquez. Lo fa ai microfoni di ‘Marca’ e racconta la gioia del rivedere il connazionale in gara: “Domenica è stata la giornata di Marquez: finalmente è tornato a gareggiare ed è arrivato settimo“.
Non è stato facile riuscirci perché erano evidenti le difficoltà con cui faceva i conti: “E’ stato 254 giorni senza salire su una MotoGP e ha corso sopportando il dolore al braccio. Si vedeva che non era al meglio e cercava di rilassare il braccio“. Nessuna sorpresa da questo punto di vista, tanto che Crivillé confessa: “Dopo averlo visto stanco in qualifica dopo pochi giri, non credevo riuscisse a fine la gara“. Alla fine ci l’ha fatta e sono arrivate anche le lacrime dopo il traguardo: “Nella sua testa avrà pensato a tante cose: le operazioni, la riabilitazione, la paura di non riuscire a guidare nuovamente una MotoGP“.
Tutto cancellato dalla gara di Portimao ed ora Marquez può tornare a fare quello che gli riesce meglio: “D’ora in avanti salirà in sella per tornare il Marquez che tutti conosciamo – conclude Crivillé – e che lotterà per il titolo“.
